ALFREDO MANTOVANO

RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO STATO


Comunicato del 21/2/2000


Mantovano (AN) alla Sinistra, di governo e di opposizione: rispetto per le Istituzioni

 

Negli ultimi due giorni i leccesi hanno appreso dai rappresentanti della sinistra salentina due novità.

La prima è che non esiste un solo Alberto Maritati, ma ne esistono due: uno è sottosegretario all'Interno, l'altro è senatore della Repubblica. Il sottosegretario cede il passo al senatore, e resta fuori dalla porta di Palazzo dei Celestini, quando si deve guidare una delegazione dal Prefetto. Non so se la qualifica di "cronico impreparato a livello istituzionale" mi sia rivolta dal sottosegretario Maritati o dal sen. Maritati: accogliendola di buon grado e volendo colmare le mie profonde lacune, chiedo a entrambi (si mettano poi d'accordo fra loro su chi intende rispondere) quale è l'articolo di legge che impone al Prefetto un "potestà d'ordine" al sindaco, o alla giunta, o al presidente del consiglio comunale di Lecce, per affrontare il problema sollevato dai consiglieri di sinistra nella visita al Prefetto del 19 u.s.. Né è invocabile il generico potere del Prefetto collegato al regolare andamento della pubblica amministrazione, trattandosi di una questione dettagliatamente disciplinata dalla l. 265/99 e attinente alla piena autonomia dell'ente locale e tutt'al più, all'eventuale giudizio del TAR, unico abilitato a pronunciarsi. Coinvolgere il rappresentante periferico del Governo in una vicenda della quale non ha alcun titolo per interessarsi rappresenta - lo ribadisco .- un indebito tentativo di condizionamento nei confronti di un alto funzionario che finora si è distinto per imparzialità ed equilibrio nello svolgimento del suo ruolo: e questo vale sia che il condizionamento provenga dal dott. Jeckill, sia che provenga da mr. Hyde.

La seconda novità è apprendere dai consiglieri comunali leccesi di sinistra che i problemi interni nel Municipio di Lecce - sui quali non intendo intervenire in alcun modo, avendo sempre rispettato nei fatti l'autonomia dei vari ambiti istituzionali - vanno risolti fuori dal Palazzo Caraffa: o chiedendo il parere al sottoscritto, che non ha nessuna veste e nessuna voglia darlo, o facendo indebitamente intervenire il sottosegretario all'interno, travestito da senatore. Non ho mai chiesto - sarei stato un folle se l'avessi fatto - ai consiglieri comunali DS o PPI che cosa pensano della semilibertà data a Milano al pluriomicida omicida Concardo, che ne ha approfittato per tornare a delinquere, in virtù dui una legge che DS e PPI difendono sul piano nazionale; non vedo perché, a prti invertite, mi si chiama a esprimere giudizi su vicende che interessano la sfera municipale

On Alfredo Mantovano
Responsabile di An per i problemi dello Stato

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