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Comunicato Stampa |
Lo scontro fra il vicepresidente del Consiglio Rutelli e il sottosegretario alla Giustizia Manconi non può essere ridotto a un mero scambio di opinioni. Se il primo esclude che negli ospedali italiani ci sia una pratica eutanasica, denunciata invece dal secondo e ribadita con la nota di qualche minuto fa, il secondo, anche nella veste istituzionale che ricopre, ha il dovere di rivolgersi all'autorità giudiziaria e di fornire tutti i particolari relativi a fatti che il nostro ordinamento penale qualifica come gravemente illeciti. Ma lo scontro è più ampio e più profondo: Rutelli, nell'auspicare che sia approvata una legge sul testamento biologico, assicura che il governo è contrario a includere in tale legge ogni apertura all'eutanasia. Peccato che nel disegno di legge più organico sul punto, quello dei DS, primo firmatario il presidente della Commissione Sanità del Senato Ignazio Marino, si prevede che la dichiarazione anticipata di trattamento contiene la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione (che non c'entra nulla con l'accanimento terapeutico, ma c'entra molto con l'eutanasia), e che la sottoscrizione della dichiarazione sia obbligatoria per tutti. Le parole adoperate oggi da Rutelli costituiscono una chiara presa di distanza da questo ddl: ma il governo ha il dovere di ribadire tale sua posizione all'interno della Commissione Sanità del Senato, dove la discussione di quel ddl, e di altri analoghi, è già iniziata.
Sen. Alfredo Mantovano
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