ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su giornale di Calabria Mercoledì 10 Settembre 2003

 

 

Clandestini, 23 arresti e 28 persone indagate

La Polizia ha eseguito centinaia di perquisizioni nelle province di Crotone, Catanzaro, Cosenza, Vibo ed in altre città del nord Italia. Le congratulazione del sottosegretario Mantovano


CROTONE. Associazione per delinquere finalizzata alla violazione delle norme che disciplinano l'ingresso ed il soggiorno degli stranieri ed altri reati connessi: questo il reato contestato dalla Polizia di Stato di Crotone alle persone accusate di far parte di una organizzazione criminale operante in Calabria. Decine sono finora gli arrestati di nazionalita' italiana, ucraina e bulgara e centinaia le perquisizioni che la Polizia di Stato ha eseguito nelle province di Crotone, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia ed in altre citta' del Nord Italia . Gli agenti della Squadra Mobile di Crotone hanno evidenziato, in particolare, che l'attivita' dell'organizzazione era rivolta principalmente al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cittadine provenienti dall'Est europeo che venivano avviate alla prostituzione. Gli arresti eseguiti sono in tutto 23. Fra i reati contestati, anche l'induzione alla prostituzione e lo sfruttamento della prostituzione. Secondo gli inquirenti, l'organizzazione contattava le donne all'estero, in particolare nell'Est Europa, promettendo loro un posto di lavoro che spesso veniva garantito in nero in diverse attivita'. Le donne fisicamente piu' attraenti venivano invece indotte a prostituirsi dietro la minaccia del rimpatrio. Le persone indagate nell'ambito dell'operazione sono complessivamente 28. Farebbero parte di un'organizzazione criminale, con base operativa nella provincia di Crotone, che aveva lo scopo di reclutare extracomunitari provenienti dai paesi dell'est europeo, introdotti clandestinamente in Italia e impiegati come manodopera illegale o da avviare sul mercato del sesso. Gli ordini di custodia cautelare riguardano in particolare: Carmelo Vona, 52 anni, d i Petilia Policastro; Svitlana Pavlyuk, 24 anni, ucraina residente a Catanzaro ma di fatto dimorante a Cutro (Crotone) ai domiciliari; Oleksandra Pavlyuk, 26 anni, ucraina residente a Monasterace (Reggio Calabria) ma di fatto dimorante a Cutro (Crotone); Francesco Castagnino, 50 anni, di Petilia Policastro (Crotone); Salvatore Scandale, 60 anni, di Petilia Policastro (Crotone); Francesco Pellizzi, 45 anni, di Casabona (Crotone); Giovanni Scalise, 55 anni, di Campana (Cosenza); Francesco Audia, 50 anni, di Strongoli (Crotone); Franco Valente, 25 anni, di Cosenza; Marziale Costa, 44 anni, di Catanzaro; Silvio Ambrogio, 66 anni, di Cotronei (Crotone); Saverio Tirinato, 54 anni, di Catanzaro; Maria Sergova, 45 anni, bulgara domiciliata a Sellia Marina (Catanzaro); Mickele Lybashenko, 32 anni, ucraino domiciliato a Sellia Marina (Catanzaro); Antonio Vitrone, 51 anni, nato a Napoli, residente a Bovalino (Reggio Calabria) e domiciliato a Borgia (Catanzaro); Italo Vaccaro, 45 anni, di Nocera Terinese (Catanzaro); Giacomo Pontoriero, 70 anni, di Riccardi (Vibo Valentia); Gennaro Pompegnani, 81 anni, di Rombiolo (Vibo Valentia) ai domiciliari; Francesco Contartese, 83 anni, di Rombiolo (Vibo Valentia) ai domiciliari; Giuseppe Andreoli, 55 anni, di Cetraro (Cosenza); Giuseppe De Marco, 68 anni, di Villapiana (Cosenza); Francesco Ciannella, 64 anni, di San Lucido (Cosenza) ai domiciliari; Vincenzo La Salvia, 69 anni, nato a Catanzaro e residente a Montauro (Catanzaro). L'organizzazione aveva come referente alcune donne di nazionalita' ucraina, residenti in provincia di Catanzaro e Milano, che, grazie ai contatti diretti con loro comnnazionali, garantivano un costante arrivo di manodopera straniera e clandestina da smistare su tutto il territorio nazionale. Una volta giunti in Italia, l'organizazione provvedeva a riscuotere somme di denaro per smistare i clandestini in diverse province della Calabria, non prima di aver sottratto loro i passaporti. Gli extracomunitari venivano impiegati come colf, badanti e braccianti agricoli, mentre le donne piu' giovani e davvenenti venivano avviate alla prostituzione. Le province nella quale la banda aveva stabilito la sua sfera di influenza sono quelle di Crotone, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Napoli, Milano e Modena.

MANTOVANO SI CONGRATULA

Crotone. Il Sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, si e' congratulato con il Questore di Crotone, Rocco Gerardi, e col personale di Polizia "per la brillante operazione" condotta contro un'organizzazione internazionale dedita all'immigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne provenienti da paesi dell'est europeo". E' quanto si apprende da una nota del Ministero dell'Interno. "L'operazione - ha detto Mantovano - testimonia la costante attenzione delle Istituzioni al fenomeno dell'immigrazione clandestina". immagine che sono a fondamento della moderna economia locale».


    

 

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