ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Avvenire
(Sezione: Oggi Italia       Pag.     )
Venerdi 12 maggio 2006

Da Roma Pier Luigi Fornari

 

 

 L'Unione si «risente». La CdL: parole giuste


 

Si sprecano nel centrosinistra i commenti inopportuni alle parole di Benedetto XVI sulla famiglia, lasciando isolato il monito di Paola Binetti: il Papa non ha fatto che ricordare che il matrimonio «è il fondamento indispensabile per una società». «È alle garanzie per la famiglia – aggiunge la senatrice della Margherita – che la nuova legislatura deve guardare». Per il Pdci risponde Marco Rizzo citando fuori luogo Cavour: «libera Chiesa in libero Stato». Ma anche per un neo compagno di gruppo, come Luigi Cancrini è evidente che «le parole del Papa non sono un’ingerenza», anche se lo psichiatra è favorevole al riconoscimento legale delle unioni. Ancora una volta a sproposito il ds Franco Grillini considera il discorso sulla famiglia «un condimento velenoso» che il Pontefice avrebbe messo negli auguri al nuovo presidente della Repubblica, insomma un «altolà su tutta una serie di questioni». «Parole inopportune», ribatte Patrizia Paoletti Tangheroni di Fi, ritorcendo l’accusa al presidente onorario dell’Arcigay. Ma Capezzone torna a parlare di gerarchie «spietate» e di «ingerenza» del Papa, quindi «indifferibile» sarebbero per la Rnp «gli impegni presi» sulle coppie di fatto. Anche la verde Luana Zanella, a dispetto del contenuto del programma, sponsorizza i pacs. Niente amore debole per le unioni omosessuali, si infervora Vladimir Luxuria: «non esiste una gerarchia di sentimenti».

«Sinistri e acidi commenti» risponde dalle fila di An Alfredo Mantovano, sfidando i sostenitori dei pacs a misurarsi in Parlamento. «Se un’ingerenza c’è – rileva Maurizio Lupi di Forza Italia – è quella di Capezzone e Grillini che, ancora una volta, pretendono di insegnare alla Chiesa quello che può o non può fare».

A sostegno delle parole del Papa è tutta la CdL, eccetto Marco Taradash, che per i riformatori liberali, parla di necessità di riconoscimento delle unioni omosessuali. Ma il leghista Roberto Calderoli ritiene che il Pontefice ha fatto «benissimo» a mettere i punti sulle "i" in materia di famiglia e matrimonio. E la collega di partito Carolina Lussana preannuncia l’opposizione al riconoscimento legale alle unioni di fatto. «Non c’è futuro democratico se si sfascia la famiglia», concorda l’udc Luca Volontè. E il responsabile Bioetica di Forza Italia, Domenico Di Virgilio, evidenzia che «la difesa della famiglia e del matrimonio rientra tra i doveri e i diritti sia della Chiesa che di un buon cattolico e perciò vanno salvaguardati dai continui attacchi dell’Unione». Replicando a Capezzone, Riccardo Pedrizzi di An sottolinea che «custodire la verità del diritto naturale costituisce la prima forma di carità». E infatti l’"azzurra" Maria Burani Procaccini, rimarca che Benedetto XVI difende anche «il concetto laico di matrimonio civile, garanzia di stabilità familiare ed educativa». «Parole di importanza fondamentale», concorda la collega di partito Isabella Bertolini.


    

 

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