ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Giornale di Sicilia
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Martedì, 7 Giugno 2005

 

 

I REFERENDUM DEL 12 GIUGNO Il segretario dei Ds dà ragione al ministro Prestigiacomo (Fi): se mancherà il quorum poi toccherà alla 194  

 Fecondazione, il Papa lancia l'allarme: "La vita è sacra fin dal concepimento"

Verso i referendum. Benedetto XVI si scaglia contro chi "vuole sopprimere o manomettere" un nuovo essere umano. La condanna delle "unioni libere tra uomo e donna" e degli "pseudo matrimoni tra omosessuali"


 

ROMA. E' contrario "all'amore umano, alla vocazione profonda dell'uomo e della donna" pensare di non avere figli "e ancora più sopprimere o manomettere la vita che nasce". E' quanto ha detto Benedetto XVI aprendo i lavori del congresso ecclesiale diocesano di Roma. "Anche nella generazione dei figli il matrimonio riflette il suo modello divino - ha aggiunto - l'amore di Dio per l'uomo". Ratzinger ha detto che "nell'uomo e nella donna la paternità e la maternità, come il corpo e come l'amore, non si lasciano circoscrivere nel biologico: la vita viene data interamente solo quando con la nascita vengono dati anche l'amore e il senso che rendono possibile dire sì a questa vita". "Proprio da qui - ha aggiunto - diventa del tutto chiaro quanto sia contrario all'amore umano, alla vocazione profonda dell'uomo e della donna, chiudere sistematicamente la propria unione al dono della vita, e ancora più sopprimere o manomettere la vita che nasce".

Papa Ratzinger tuona contro le "unioni libere" tra uomo e donna così come gli "pseudo matrimoni" tra omosessuali, "espressione di libertà anarchica che si fa passare a torto per vera liberalizzazione dell'uomo". Ma che invece non sono altro che forme "che scacciano Dio dall'uomo", sviliscono l'amore umano, sopprimono l'autentica capacità di amare nel nostro tempo. "Una tale pseudo libertà - ha detto il Papa parlando da San Giovanni - si fonda su una banalizzazione del corpo che inevitabilmente include la banalizzazione dell'uomo". Il presupposto di questo orientamento, spiega Ratzinger, è che l'uomo "pensa che l'uomo possa fare cio che vuole del suo corpo". Benedetto XVI ha poi rivolto il suo "grazie cordiale" alle famiglie cristiane per il loro "impegno" che mettono nel "cercare di superare il relativismo" con la testimonianza "specialmente per riaffermare l'intangibilità della vita umana dal concepimento fino al suo termine naturale". Il Papa ha così ribadito "il valore unico e insostituibile della famiglia fondata sul matrimonio" e la necessità di provvedimenti legislativi e amministrativi che sostengano le famiglie nel compito di generare ed educare i figli, compito essenziale per il nostro comune futuro".

La polemica politica in Italia. Il leader dei Ds Piero Fassino per una volta è d'accordo con il ministro "azzurro" Stefania Prestigiacomo che fa aveva parlato dei rischi che corre una revisione della legge sull'aborto nel caso in cui il referendum sulla fecondazione fallisse. "Siccome è un rischio reale - ha detto Fassino - sarebbe bene che chi è per il no o per lastensione dica chiaramente, prima di domenica, che la legge 194 non si tocca. I quattro sì al referendum sarebbero un modo per tutelare la 194 e difenderla da chi la vorrebbe manomettere e abrogare". Ma nel centrosinistra c'è chi non è d'accordo con il leader dei Ds.

E' il deputato della Margherita Giuseppe Fioroni che ritiene "gravissimo che un autorevole esponente del governo dica che il tema della procreazione ne nasconde un altro, quello della legge 194". Per il leader dell'Udc Marco Follini, "non bisogna fare di ogni erba un fascio, si tratta di argomenti diversi e tali devono restare. Il referendum è sulla fecondazione assistita e non su un'altra legge. Bisogna rifiutare ogni ragionamento surrettizio".

E da An, il sottosegretario Alfredo Mantovano attacca il leader diessino: "Fassino, non avendo argomenti solidi - afferma - per sostenere il confronto di merito sulla procreazione assistita, fa appello demagogicamente a quella parte di elettorato affezionata alla legge sull'aborto".


    

 

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