ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione:        Pag.     )
Giovedì, 14 Aprile 2005

di LUCIANO SANNA

 

  

 Berlusconi: negli stadi tolleranza zero

E la Federcalcio dispone: «Partita sospesa in caso di lanci». Juve-Liverpool, incidenti pre-partita

Presidente del Consiglio e ministro dell’Interno scelgono la fermezza. Pescante: «Il Parlamento boicotta le norme anti-violenza»


 

BERLUSCONI propone, il presidente della Federcalcio dispone. Negli stadi sarà tolleranza zero. Tutto è cominciato ieri mattina: il presidente del Consiglio incontra a metà mattina a Palazzo Grazioli il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu e al termine del faccia faccia affida ad una nota le sue conclusioni. «Berlusconi - si legge - ha esortato il ministro a proseguire sulla linea di fermezza da tempo adottata, dedicando particolare impegno alle attività di prevenzione, senza però escludere, se necessario, il ricorso alle misure più drastiche».

Aggiunge il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu: «Ho il fondato timore che molti oggetti, molti corpi contundenti entrino negli stadi prima dell'apertura dei cancelli al pubblico». In giornata il presidente della Federcalcio Franco Carraro risponde ai tamburi di guerra: «L'arbitro - spiega la Federcalcio - non farà cominciare la partita o dovrà sospenderla a seguito del lancio di oggetti, dell'uso di materiale pirotecnico di qualsiasi genere o di strumenti ed oggetti comunque idonei ad offendere». Nel messaggio di Carraro ci sono altri due punti: il primo è il richiamo all'applicazione «dell'articolo 12 del codice di giustizia sportiva che prevede a carico della società responsabile, anche oggettivamente, la perdita della gara con il punteggio di 0-3». Dunque, obbligo di sospensione e subito la sconfitta a tavolino decisa dalla giustizia sportiva: un filotto di misure che dovrebbe inibire gli ultras, spera la Figc, da usare il ricatto del lancio di oggetti. Il secondo, un richiamo agli organi di giustizia sportiva a «un'applicazione severa e rigorosa delle norme disciplinari».

Ma non basta. Durante l’incontro Berlusconi-Pisanu è stato riproposto il testo del primo decreto del 2001: quello che prevedeva pene più severe e la possibilità di un arresto differito entro le 48 ore. In mattinata sull’argomento i politici se l’erano presa con altri politici. Cominciando dal ministro della Giustizia Roberto Castelli (Lega): «Il governo aveva proposto un provvedimento molto restrittivo, che poi il Parlamento ha edulcorato». Più esplicito il sottosegretario allo Sport, Mario Pescante. L'indignazione di molti parlamentari è «ipocrita», visto che sono state proprio Camera e Senato a «annacquare» il decreto.

E in ultimo l’affondo del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano: «Se oggi il governo proponesse in Parlamento un quinto di queste misure dice - la domanda a cui bisogna rispondere è: il Parlamento le voterebbe?». Taglia corto il segretario nazionale dei funzionari di Polizia, Giovanni Aliquò: «Sospendiamo il campo di di San Siro per due settimane». La cronaca di ieri è l’ennesima prova del tifo violento: tre fermati il bilancio provvisorio degli scontri causati dai tifosi juventini all'esterno dello stadio delle Alpi prima di Juventus-Liverpool di Champions League. Alcuni centinaia di sostenitori bianconeri hanno tentato di forzare un cancello dello stadio e sono stati respinti dalle forze dell'ordine.


    

 

vedi i precedenti interventi