ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione: Politica     Pag. )
Sabato 8 giugno 2002

S.V.


 

RISPUNTA L’EMENDAMENTO TABACCI



È PIÙ forte di loro: Lega e Udc non ce la fanno proprio a non beccarsi a vicenda sull’immigrazione. Approvata la legge Bossi-Fini alla Camera, l’imminente avvio dell’iter alla commissione Affari costituzionali del Senato riaccende piccoli fuochi.
Maurizio Eufemi, vicepresidente dei senatori dell’Udc, assicura (in un’intervista al «24 Ore») che presenterà un emendamento identico a quello di Bruno Tabacci alla Camera sulla sanatoria degli extracomunitari che lavorano in nero. L’intento, dice, non è quello di creare problemi alla maggioranza, bensì di avere la certezza della contestualità tra l’approvazione definitiva della legge Bossi-Fini e il provvedimento di regolarizzazione sul quale il governo è stato impegnato dall’ordine del giorno votato a Montecitorio. È noto, peraltro, che la contestualità vera e propria sarà tecnicamente impossibile perché servirà «un’istruttoria» per valutare la realtà del fenomeno, come disse Gianfranco Fini.

La Lega reagisce subito. Alessandro Cè, capogruppo alla Camera, chiede un intervento di Berlusconi per risolvere il «serio problema politico» dei centristi che «rendono instabile la maggioranza» e definisce Eufemi «il novello Tabacci». Tassativo il presidente dei senatori leghisti, Francesco Moro: «Se gli esponenti dell'Udc a Palazzo Madama ripresenteranno l’emendamento Tabacci saranno responsabili di non aver rispettato i patti di governo». Tocca a Francesco D’Onofrio, presidente dei senatori dell’Udc, garantire che il suo partito voterà il testo uscito dalla Camera, ma Eufemi non accetta veti: «Non può impedirmi di presentare emendamenti».

Oltre alla Lega, anche l’Udc (con il capogruppo alla Camera, Luca Volonté, nella foto) chiede un chiarimento nella maggioranza e un intervento di Berlusconi, arrivando magari alla convocazione degli Stati generali della Cdl. «Bossi e Tremonti non sono a capo della coalizione», aggiunge.Bruno Tabacci, dal canto suo, da un lato definisce arbitrario che il Carroccio si chiami «Lega Nord» perché al Settentrione ci sono anche altri (con riferimento al successo dell’Udc alle amministrative); dall’altro una legge troppo rigida sull’immigrazione «è un sasso in piccionaia» lanciato agli industriali del Nord-Est.

Ci sarà anche altra materia di discussione al Senato. Moro vuole conoscere l’esatto numero di colf e badanti che verrebbero regolarizzate perché «mezzo milione sarebbero veramente troppe». Cifra smentita dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che si rifà a una stima dell’Inps, al massimo 70.000-100.000 unità. Mantovano conferma che l’entrata in vigore della legge renderà necessari 500 agenti di polizia per gestire i rimpatri e per la sorveglianza dei centri di accoglienza, non per la rilevazione delle impronte digitali e ha ricordato che dal 15 giugno 2001 al 31 maggio 2002 rispetto all’analogo periodo precedente le espulsioni sono cresciute del 30%, gli arresti di trafficanti di uomini del 43% e i sequestri di mezzi del 54%.





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