ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD
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Venerdì 5 marzo 2004

Maria Rita Giardina

Contro il racket per lo sviluppo dell'economia Forte messaggio dalla "convention" al cineteatro di Giardini Naxos

 

 Uniti per far crescere la legalità

Assenti gli amministratori del comprensorio ma c'era tanta gente comune


GIARDINI NAXOS - Un assenza pesante quella registrata ieri al cineteatro comunale, gremito come nelle grandi occasioni, dove si sono riuniti i vertici provinciali delle forze dell'ordine, i commercianti, i rappresentanti delle varie associazioni, gli studenti degli istituti presenti sul territorio, la gente comune per èpartecipare al convegno indetto dall'Acva (associzioone commercianti Valle Alcantara) e dalla Fai (Federazione italiana antiusura e antiracket) dal titolo: "Contro il Racket per lo sviluppo dell'economia". Assenti in massa i sindaci dei comuni limitrofi, Taormina in testa. Presente in aula solo l'ex vicesindaco Ambrogetti.

Assenze che inquietano e scoraggiano ma chenon hanno comunque totlto il sortriso agli organizzatori, soddisfatti nel vedere, a differenza di uattro anni addietro, un ampia partecipazione pubblica. Ed anche una conferma. «Che il pericolo - come ha ribadito l'on. Tano Grasso, presidente onorario della FAI, e come ha ricordato la presidente dell'associazione, Lucia Brandi - era ed è reale». Che l'allarme lanciato alcuni anni fa non andava e non va sottovalutato. Giardini e Taormina erano e rimangono un area appetibile per la malavita. Perchè cittò a foòrte presenza turistica e perchè città di confine con la vicina Catania - ha aggiunto Grasso.

«Non sottovalutare nè enfatizzare» è stato il monito del sottosegretario Alfredo Mantovano - che ha puntato l'obiettivo sull'importanza dekka denuncia come modo essenziale per impedire che sia l'onesto a sentirsi solo e braccato. «Resistere è possibile», ha detto il rappresentante dello Stato che ha aricordato anche del protocollo d'intesa firmato con la Fai, dove vengono tracciati le linee guida che le associazioni antiracket dovrebbero seguire. Dall'impegno di promuovere cultura della legalità alla possibilità di espulsione per quei soci che non vi tengono fede. «Ma si può fare di più» . ha aggiunto e rifacendosi all'intervento del preside della scula media "Capuana", MArio Rapisardi, presente in sala come il collega del Liceo Scientifico "Caminiti", ha sottolineato l'importanzas che la scuola riveste nella prevenzione al fenomeno mafisoso. «Utilizzando al meglio - ha spiegato - i fonsi che la Comunità europea mette a disposizione proprio con questo scopo si può abituare i ragazzi all'utilizzo del danaro, per esempio. Insegnare a spiegare loro che l'usuira e spesso frutto di scelte irreponsabili o dissennate, piuttosto che di sventura o del destino avverso». Denunciare e residtere si deve - è stato anche l'ammononimento del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Carlo Ferrigno - per impedire che l'economia del meridione debba ancora rimanere indietro rispetto altre realtà a causa dell'invasivo fenomeno mafioso. Denunciare e resostere come ha fatto Nunzio Di PIetro, presidente dell'associazione antiracket di Francofonte, fondata nel 1992. L'importante è non arimanere da soli - ha raccontato al pubblico. «Le foirze dell'ordine mi hanno aiutato molto. I mafiosi - haaggiunto - si fanno forti del nostro silenzio. Se parlassimo, se denunciamo perdono tutta l'arroganza che tanto spaventa»

Non possiamo non cogliere questo momento di debolezza della malavita - ha concluso Tano Grasso riferendosi all'inchiesta che h aportato alle decine di arresti delle settimane scorse a Giardini - adesso è il momento di collaborare e rivolgersi alle forze dell'ordine. La nostra è una partita che si gioca sul tempo e l'occasione - ha concluso Grasso - per dare il colpo definitivo a quanti avrebbero voluto condiionare la vita economica e sociale di Giardini e Taormina»

Associarsi. Non restare isolato la parola d'ordine di chi non vuole piegarsi. Di chi - come ha detto la presidente Brando - non intende permettere a nessuno di entrare nei propri negozi e nelle prorpie vite e farla da padrone


    

 

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