ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD
(Sezione: CRONACA DI LECCE   Pag.  Page 71  )
Domenica 5 Gennaio 2003

SUI BENI CONFISCATI ALLA MAFIA

 

Chiesta la proroga del mandato del commissario


 

MONREALE - Il sindaco di Monreale Salvino Caputo, presidente del Consorzio «Sviluppo e Legalità» che si occupa della gestione e dell' utilizzo dei beni confiscati alla mafia, ha chiesto al presidente del Consiglio Berlusconi, al vicepremier Fini e al presidente della Commissione parlamentare antimafia Centaro, di prorogare il mandato del Commissario del Governo per i beni confiscati alla mafia e alle organizzazioni criminali, Margherita Vallefuoco, il cui incarico scade il 19 gennaio. Il Commissario del Governo è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e da oltre 2 anni è diretto dal vice Questore Margherita Vallefuoco.

Nel corso di questi anni, viene sottolineato, l'Ufficio del Commissario Vallefuoco ha svolto una intensa attività di coordinamento delle amministrazioni finanziarie centrali e periferiche e ha contribuito a sbloccare l'assegnazione di importanti beni confiscati come la Cantina sociale Kaggio, confiscata a Salvatore Riina e a Leoluca Bagarella. Caputo ha chiesto l'intervento delle massime autorità dello Stato per evitare, afferma, la paralisi dell'ufficio e per consentire la prosecuzione di una attività che ha determinato grandi risultati. «Sono fortemente preoccupato - ha affermato Salvino Caputo - perchè il mancato rinnovo del mandato in favore del commissario Vallefuoco, rischia di determinare una gravissima e pericolosa battuta di arresto sul fronte della lotta contro la mafia e nella gestione dei beni confiscati.

E' necessario che l'attuale Commissario venga posto nelle condizioni di continuare ad operare, proprio in un momento come quello attuale che vede all'esame del Parlamento la proposta di modifica della normativa sul beni confiscati avanzata dall'Ufficio del Commissario, dalla Direzione Nazionale Antimafia e dagli esperti della Presidenza del Consiglio». «In questo momento, inoltre - ha continuato Caputo - si sta lavorando per la creazione di una agenzia nazionale per l'amministrazione del patrimonio sottratto alla mafia, che vede nell'Ufficio del Commissario il centro di coordinamento».

Nei prossimi giorni Caputo, a nome dell'Assemblea dei Sindaci, incontrerà il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano e il Presidente della Commissione Antimafia Roberto Centaro per chiedere il loro intervento e per sottolineare le «gravi conseguenze derivanti dal mancato rinnovo del mandato commissariale».


vedi i precedenti interventi