ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su La Stampa Domenica 5 maggio 2002

m. t. m.

RUTELLI RIBATTE: IL CENTRODESTRA ACCENDE POLEMICHE ARTIFICIOSE

 

Berlusconi: «I poliziotti meritano riconoscenza»
Il premier per la prima volta rompe il silenzio sulla vicenda di Napoli


ROMA Per giorni Silvio Berlusconi ha accuratamente evitato di parlare dell´intricatissima vicenda napoletana. Poi, ieri, il presidente del Consiglio ha rotto il silenzio: «Dopo Napoli - ha detto - voglio rinnovare la riconoscenza del governo alle forze dell´ordine. Una riconoscenza che, sono sicuro, è della maggior parte degli italiani». Il premier, dunque, pur non volendo entrare direttamente in rotta di collisione con i magistrati, ha tenuto a ribadire che l´esecutivo, in questo momento, è vicino alla polizia. Di più: in un altro passaggio, il Cavaliere ha lanciato un secondo significativo segnale in questo senso. Berlusconi, infatti, ha assicurato che il governo si impegnerà per «venire incontro, sul piano economico, alle legittime richieste degli operatori della sicurezza». Mentre il premier dà il suo attestato di fiducia alle forze dell´ordine, non entrando nella polemica che si è sviluppata attorno al "caso Napoli", nel mondo politico, tra Ulivo e Casa delle Libertà, continuano a fioccare reciproche accuse.

Francesco Rutelli, ieri, è tornato ad affrontare questo argomento e lo ha fatto criticando l´atteggiamento della maggioranza. «Il centrodestra - ha detto il presidente della Margherita - accende polemiche ad arte per distrarre il Paese dai problemi reali che continuano a non essere risolti». E il capogruppo dei Ds alla Camera dei Deputati, Luciano Violante, ha «sfidato il governo ad approvare le misure proposte dall´Ulivo» per le forze dell´ordine: «La vera solidarietà agli agenti - ha spiegato l´esponente della Quercia - non si dà con le sfilate, né contrapponendo la polizia alla magistratura». Tra le proposte del centrosinistra, Violante ha citato «la riparametrazione delle carriere e delle retribuzioni delle forze dell´ordine e l´assicurazione per tutti gli agenti in relazione ai danni arrecati nell´esercizio delle loro funzioni».

Dall´altra parte della barricata, nella Casa delle Libertà, anche ieri si sono levate voci contrarie agli arresti dei poliziotti. Arresti che il ministro della Difesa Antonio Martino ha giudicato «ingiustificati». Mentre Maurizio Gasparri, in polemica con l´Ulivo, ha affermato: «E´ un Paese triste quello in cui una persona che dice di stare dalla parte della polizia viene accusata da alcuni faziosi di spaccare le istituzioni. Io, comunque, sto con le forze dell´ordine, e lo confermo a prescindere». E un altro collega di partito del ministro per le Comunicazioni, il presidente dei deputati di An Ignazio La Russa, che ieri ha partecipato a Milano a un corteo di protesta del Sap (sindacato autonomo di polizia), ha accusato la magistratura napoletana di «aver sbagliato clamorosamente». Sia per gli arresti dei poliziotti, che hanno «infangato» le forze dell´ordine, sia per gli avvisi ai no-global. «A più di un anno di distanza - ha sottolineato La Russa a proposito di quest´ultimo provvedimento - è una cosa inutile: chi ha commesso atti teppistici andava arrestato allora».

Più cauto, il sottosegretario all´Interno Alfredo Mantovano, il quale ha dichiarato di non «giustificare» certe manifestazioni della polizia, anche se ha poi aggiunto che comunque non se la sente di «censurarle perché sono il frutto dell´esaperazione». Si è schierato invece senza indugi dalla parte dei magistrati napoletani il leader di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. Il segretario del Prc ha ricordato che il suo partito denunciò «per tempo quelle violazioni». «E in questa inchiesta - ha aggiunto - abbiamo visto una conferma della grave lesione dei diritti democratici verificatasi in quell´occasione». Il leader dei "no global" napoletani, Francesco Caruso, sempre ieri, ha protestato per gli avvisi di garanzia ai manifestanti, che ha definito «agnelli sacrificali in nome della par condicio della giustizia», indagati per fare da contrappeso all´arresto di otto poliziotti. Il verde Paolo Cento ha accusato la polizia di alimentare il clima di tensione, mentre la madre di Carlo Giuliani ha chiesto alla «parte sana delle forze dell´ordine» di «rompere il muro di omertà» per aiutare a fare luce su tutte queste vicende. E ieri, in diverse città italiane, da Milano a Campobasso, da Catanzaro a Cagliari, si sono svolte manifestazioni e fiaccolate della polizia.


 

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