ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA STAMPA
(Sezione: Cronache italiane    Pag.   9 )
Martedì 20 giugno 2002

Anna Langone

FOGGIA, TRAGEDIA DURANTE UN REGOLAMENTO DI CONTI

Sparatoria per strada, muore a 12 anni



FOGGIA

Fino a due giorni fa Stella Costa era una bambina che si preparava a festeggiare il suo dodicesimo compleanno, adesso è un corpicino freddo in una bara bianca. Di lei rimane il sangue sul marciapiede, coperto da mazzi di rose, in via Milano, dov'è morta per caso, l'altra sera, uccisa da un proiettile vagante. Già fermato il presunto responsabile dell'omicidio, un ragazzo di 18 anni.

E' martedì sera, sono passate da poco le 23 nella zona periferica di San Severo, paesone del Tavoliere noto per il buon vino ma anche per essere crocevia della droga. Anna Costa deve portare fuori la spazzatura, chiede alla figlia Stella di accompagnarla. La bimba esce in quella stradina dove passeggiano tante amichette e in pochi minuti si consuma la tragedia: un'ombra sguscia dal buio e spara sei colpi di pistola nella direzione opposta, nel tentativo di colpire due ragazzi in motorino. Stella, che sta attraversando la strada per salutare un'amica, si trova sulla traiettoria degli spari: un proiettile la colpisce alle spalle e fuoriesce all'altezza del cuore. La madre assiste impotente, si precipita urlando in aiuto della figlia. Arriva anche il marito Francesco e i genitori abbracciano disperatamente quel corpo che ancora palpita, ma l'ambulanza troverà Stella già senza vita.

Fermato, poche ore dopo, il presunto responsabile dell'omicidio (mentre gli inquirenti sarebbero già sulle tracce di un complice): è Giuseppe Anastasio, 18 anni, riconosciuto da due testimoni. In base ai primi rilievi, il giovane avrebbe sparato sei colpi di pistola calibro 9 nel tentativo di colpire un rivale (per fatti legati alla criminalità locale o per motivi passionali) che in quel momento era su un ciclomotore. E' stato il sostituto procuratore presso il Tribunale di Foggia, Ugo Miraglia Del Giudice, a disporre il fermo di Anastasio, dopo alcune ore di interrogatorio durante il quale il ragazzo si è sempre difeso: «Ero con i miei famigliari - ha detto -. Passeggiavo in un'altra strada del paese».

Terribili le sequenze della sparatoria, ancora fissate nello sguardo atterrito di Katia, una delle amichette di Stella che l'hanno vista morire. «Molte persone hanno cercato di nascondersi dietro le macchine e nei portoni quando hanno sentito gli spari - ha detto la bambina -. Anch'io sono scappata appena ho sentito sparare. Ho visto cadere Stella, volevo avvicinarmi, ma mi hanno allontanato». Piange incredula anche Michela: «Stella aveva già fatto gli inviti per il suo compleanno, domenica. Non posso credere che non la vedrò più». E il fratello diciassettenne della vittima, con lo sguardo perso dietro gli occhiali, si dispera: «Ci vuole la pena di morte per quelli lì».

Stella era iscritta alla scuola media Giovanni XXIII ed era stata promossa in seconda a pieni voti. I suoi compagni si sono riuniti in preghiera in classe, mentre il parroco della sua chiesa, don Giovanni Pistillo, ha ricordato una Stella sempre allegra, sorridente, come appare nella foto della prima comunione. Figlia di una casalinga e di un operaio, Stella era una bambina vivace: aveva l'hobby della pallavolo e, il sabato e la domenica, passeggiava con le amichette in via Milano, lì dov'è morta, a pochi passi da casa.

Il sindaco di San Severo, Giuliano Giuliani, ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Domani, dopo l'autopsia, si terranno i funerali. Per oggi il prefetto di Foggia Fabio Costantini ha convocato il Comitato per l'ordine pubblico e, sempre in giornata, quattro rappresentanti dell'amministrazione comunale di San Severo saranno ricevuti dal sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano. Stella è solo l'ultima di una lunga serie di «morti per caso», molti dei quali minori.

           

   

vedi i precedenti interventi