ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA STAMPA
(Sezione:  Interni  Pag.   5  )
Domenica 19 Gennaio 2003

m. mon.

 

«Commissione su Tangentopoli? Andateci piano»

Allarme del Csm. Anche l´Udc frena: no a indagini su giudici e processi in corso


 

ROMA «Si rifletta molto e si mediti bene» scandisce, tra gli applausi delle toghe milanesi, il vicepresidente del Csm, Virginio Rognoni. Oggetto dell´ammonimento è la commissione d´inchiesta su Tangentopoli. «Così come è apparsa questa iniziativa - prosegue - potrebbe dare luogo a molte e delicate questioni di ordine costituzionale. C´è un´interferenza sull´attività della magistratura che si deve considerare se è legittima oppure no. Io credo di no». E al ministro Castelli che ha parlato di supremazia del Parlamento, Rognoni replica: «Nessun magistrato nega questo primato del Parlamento e della legge, ma nella Costituzione c´è anche l´autonomia e l´indipendenza della magistratura nei confronti di qualsiasi altro potere dello Stato, questo è indubbio».

Ad ascoltare il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, ieri mattina a palazzo Marino, c´era anche Francesco Saverio Borrelli, procuratore capo a Milano ai tempi del pool di Mani Pulite. La commissione su Tangentopoli? «Un ennesimo polverone, dal quale non ho nulla da temere, né io né i miei colleghi - afferma Borrelli -. Può darsi che il mio lavoro venga passato al setaccio, ma non ho assolutamente nulla da temere. Questa - ragiona l´ex procuratore capo - è un´iniziativa che si sarebbe dovuta attuare molti anni prima, per mettere a fuoco il fenomeno della corruzione, in connessione così stretta tra alta politica, alta amministrazione e affarismo negli Anni 70 e 80. Questa commissione però - conclude - ha ben poco da accertare sulla corruzione, perchè molto è stato accertato attraverso i processi, e si occuperà soprattutto della magistratura». Dubbi li avanza anche il procuratore capo di Palermo, Pietro Grasso. «Difficile non mostrare perplessità, quando un lato il governo, per bocca sia del presidente del Consiglio sia del Guardasigilli, ha assicurato che l´autonomia e l´indipendenza della magistratura non sono in discussione - osserva - ma poi dall´altro, la commissione Giustizia della Camera propone l´istituzione di una commissione parlamentare che sottoponga ad esame, dopo più di dieci anni, l´attività giudiziaria dei magistrati di Tangentopoli per accertarne intenti persecutori e disparità di trattamento nei confronti di parlamentari». E pure nella maggioranza si apre la prima crepa

. E´ il segretario dell´Udc, Marco Follini, a mettere un freno all´irritazione dei magistrati che si sentono messi sotto processo: «Noi auspichiamo che si faccia la commissione su Tangentopoli. Tuttavia ricordiamo che questa non potrà e non dovrà mai indagare sui giudici nè intervenire su processi in corso», afferma Follini. Anche il sottosegretario all´Interno, Alfredo Mantovano (An), insiste sul no al muro contro muro con i magistrati: «Non deve scandalizzare la circostanza che sul piano politico si tenti una visione d´insieme di un fenomeno grave, così come ad una visione d´insieme puntano, utilizzando anche atti giudiziari, altre commissioni, come per esempio quella Antimafia. Certo - puntualizza Mantovano - degli angoli vanno smussati proprio perchè non rappresenti un contributo alla contrapposizione frontale».

E un coro di critiche arriva dal centrosinistra. «Tangentopoli e la corruzione ci sono state, mica sono state un´invenzione - incalza il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - la commissione d´inchiesta rappresenta un segno triste dei tempi». E responsabile giustizia della Quercia, Anna Finocchiaro parla di «straordinario errore del centrodestra». «Mi sembra un disegno di legge incostituzionale e per certi versi addirittura grottesco - attacca la Finocchiaro - in alcune parti ridicolo come quelle in cui affida alla commissione il compito di dare al Parlamento suggerimenti per rendere più celere efficiente ed equo il processo penale, dopo un anno e mezzo di assoluta inattività del governo su questo settore».


vedi i precedenti interventi