ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL Sole 24 ORE
(Sezione: ITALIA  POLITICA       Pag.  14   )
Giovedì 9 ottobre 2003

MARCO LUDOVICO

Fini: è bene discuterne Il partito prepara un Ddl


ROMA La proposta di dare il diritto di voto aniministrativo agli immigrati supera il fuoco incrociato delle polemiche e, alla fine, fa incassare a Gianfranco Fini un risultato politico che lui stesso sottolinea: "Il semplice fatto che si sia avviata una discussione, come avevo chiesto, è per me motivo di soddisfazione".

Resta altissima, comunque, la tensione nella Cdl. Le parole di Silvio Berlusconi sono risuonate come una presa di distanza dal vicepremier. E la Lega le ha incassate con soddisfazione. La discussione, però, come ha detto Fini, è stata aperta. Perfino l'incognita più rischiosa, cioè la tenuta e il consenso di An verso il suo capo, sembra risolta: con una sostanziale sottomissione dei colonnelli di Alleanza Nazionale all'indicazione di Fini. Arriva dunque una proposta di legge di An per il diritto di voto amministrativo agli immigrati, decisa ieri dopo una lunga riunione di vertice, un "forum" come lo definisce il coordinatore Ignazio La Russa. Nessuno si sarebbe sognato, qualche giorno fa, che un progetto di legge del genere sarebbe potuto arrivare dai parlamentari di An.

Nelle discussioni nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama sono volate parole grosse contro Fini e c'è chi ha azzardato che con il voto agli immigrati "An perderà un milione di elettori". Alla fine, invece, tutti allineati e coperti con il presidente di An. La Russa ha convocato una riunione a Via della Scrofa con i due capigruppo (Nania e Anedda), il portavoce Landolfi, il responsabile immigrazione Landi Di Chiavenna e i due sottosegretari all'Interno (Mantovano) e agli Esteri (Mantica). Risultato: il partito "è unito" e preparerà una proposta di legge sull'argomento avviando al suo interno una discussione serena visto che "An non è mai stata xenofoba".

Unita An prorio non è, visto che esponenti come il ministro Gasparri, Francesco Storace e Teodoro Buontempo dichiarano apertamente il loro "no" alla proposta di Fini. Ma rimarranno, probabilmente, voci isolate. Anche perchè i timori prevalgono: circa sessanta deputati di An hanno sottoscritto una lettera indirizzata a Gianfranco Fini, contro la sua proposta, ma alla fine è stato deciso di non farne nulla.

Fuori dal suo partito, il vicepresidente del Consiglio ieri ha rafforzato la sua schiera di consensi. "Apprezziamo la proposta di Gianfranco Fini e non capiamo la posizione di altri" ha detto il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta. "Noi siamo favorevoli - ha osservato il numero uno della Uil, Luigi Angeletti".

Il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, ritiene che il progetto di Fini non sia uno "strappo" rispetto all'alleanza e fa sapere che l'argomento sarà "motivo di una nuova riflessione nella Cdl". "Mi è sembràto che Fini abbia voluto aprire una discussione e non mi pare che in questo ci sia nulla di trascendentale" ha detto il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. La prudenza di Pisanu nasconde un' opinione decisamente favorevole: basta ricordare le posizioni estremamente comprensive del ministro dell'Interno nei confronti dei disagi degli immigrati. E il rapporto tra i due membri di Governo è solidissimo.

Contrario il ministro leghista Roberto Maroni: "Ci sono tanti altri problemi più urgenti da affrontare che riguardano gli immigrati. C'è un articolo della Costituzione, il 48, che stabilisce il diritto di voto per i cittadini italiani. Se si vuol dare il voto agli immigrati bisogna cambiare la Costituzione". Fini incassa anche l'ok di Rocco Buttiglione. Secondo il leader della Margherita, Francesco Rutelli, il contrasto tra Fini e Berlusconi "dimostra che il Governo è in uno stato confusionale". Il segretario dei Ds, Piero Fassino, ribadisce il suo apprezzamento per il vicepresidente del Consiglio.

E la sinistra sollecita di nuovo una disussione in Parlamento. Il responsabile immigrazione dei Ds, Maurizio Calvisi, ricorda che per l'estensione del diritto di voto agli immigrati sono state già raccolte in un mese oltre lOOmila firme.


    

 

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