Dai dottori commercialisti una verifica sulle norme antimafia

LECCE . Sequestro antimafia e amministrazione giudiziaria: su questo tema, ieri a Lecce, si è svolto un convegno organizzato dal Consiglio nazionale, dei dottori commercialisti, nel corso del quale è stato presentato uno studio elaborato da una commissione del Cndc presieduta da Antonio Tamborrino. Lo studio indica i limiti dell'attuale normativa, rappresentati spesso da contrastanti interpretazioni e intoppi burocratici. I dottori commercialisti, ha affermato il presidente Francesco Serao, intendono mettere la propria professionalità al servizio delle imprese e dei cittadini anche in questo delicato settore della vita nazionale.

Il procuratore nazionale antimafia, Pierluigi Vigna, intervenuto all'incontro, ha auspicato l'istituzione di "un soggetto forte", quale un'agenzia nazionale, che prenda in carico la gestione delle amministrazioni giudiziarie, per evitare condizionamenti di carattere locale sugli operatori profesionali.

A favore di un cambiamento della normativa attuale (che pure mantiene elementi di validità) e nel senso di una maggiore efficacia si è pronunciato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, per il quale non si può consentire che vadano dispersi o resi improduttivi beni che sono diventati di interesse pubblico.