ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA SICILIA
(Sezione:  Fatti di Sicilia     Pag.  8   )
Mercoledì 21 Luglio 2004

 

 

 Cap Anamur: 14 espulsi Ma il Viminale frena

Immigrazione. Giallo sul permesso temporaneo ai 22 africani ospitati al centro di accoglienza di Caltanissetta


 

Caltanissetta. Mentre appare sempre in bilico il destino dei 14 extracomunitari della Cap Anamur trasportati nel Centro di permanenza temporaneo di Ponte Galeria (Roma), i 22 rimasti a Caltanissetta dovrebbero ricevere entro poche ore il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Lo ha annunciato Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell' Arci, che parla di «prima vittoria della società civile».

«I 22 RESTANO IN ITALIA». I 22 africani, spiega Miraglia, hanno ricevuto la notifica del diniego, da parte della Commissione per i rifugiati del Viminale, alla loro richiesta di asilo; il diniego, però, contiene la raccomandazione alla Questura di Caltanissetta affinché conceda ai 22 il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Raccomandazione che, secondo l'Arci, in questi casi costituisce un obbligo per le questure, in seguito a un' apposita circolare del Viminale.

«14 ESPULSI». Per i 14 extracomunitari trasportati nel Centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria (Roma), la Commissione per i rifugiati del Viminale non ha ravvisato i presupposti per la concessione della protezione umanitaria. La Commissione, ha spiegato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, «ha respinto le richieste di asilo per tutti quelli della Cap Anamur, ma mentre per i 22 che sono rimasti in Sicilia c'è la possibilità di un permesso di soggiorno temporaneo in attesa che si chiarisca la loro posizione, per i 14 che sono stati trasferiti a Roma, allo stato attuale, c'è solo l'espulsione. A meno - ha aggiunto - di pronunce contrarie da parte dei giudici».
In serata, però, il Viminale ha tenuto a precisare che «non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva» sui 37 clandestini della Cap Anamur.

RICORSI D'URGENZA. E ieri è stato consegnato al tribunale civile di Roma il ricorso d'urgenza per chiedere un permesso di soggiorno temporaneo per i 14 extracomunitari. «In attesa che il giudice si pronunci sul riconoscimento dello status di rifugiati e sull'asilo politico - spiegano i legali, Simona Sinopoli e Fabio Baglioni - abbiamo chiesto al tribunale di emettere un provvedimento di urgenza per il rilascio del permesso di soggiorno provvisorio e l'immediata liberazione dei 14 dal centro di Ponte Galeria. Abbiamo anche chiesto che gli extracomunitari possano recarsi presso gli alloggi offerti loro dal Comune di Venezia». Questo ricorso, sottolineano, «vuole tutelare i 14 in attesa del giudizio di merito sulla richiesta dello status di rifugiati e dell'asilo politico». Inoltre, un pool di organizzazioni umanitarie (Arci, Cir, Ics e Asgi) sta preparando un ricorso da inviare oggi stesso alla Corte europea dei diritti umani, per denunciare il comportamento del governo italiano nei confronti di tutti i 37 profughi arrivati in Italia sulla nave tedesca.

«NESSUNA MESSA IN SCENA MEDIATICA». Nel frattempo, da Berlino, il comandante della Cap Anamur, Elias Bierdel, ha difeso il suo operato. Da 25 anni, ha detto, «non facciamo altro che salvare vite, nel mare, sui monti», è chiaro che al contempo «cerchiamo di sollevare comprensione per i nostri obbiettivi», ma l'accusa di strumentalizzazione e messa in scena mediatica è una «follia».


    

 

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