ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA SICILIA
(Sezione:          Pag.    4)
Mercoledì 12 Gennaio 2005

G. U.

 

 Rischi eversione nel mondo del lavoro

DENTRO LA RELAZIONE. «Br sconfitte, ma non bisogna abbassare la guardia» 


 

Roma. Gruppi e frange eversive, nonostante le Brigate Rosse siano state «disarticolate», stanno mettendo in atto «forti tentativi» di «infiltrazione nel mondo del lavoro». Per questo non bisogna in alcun modo «diminuire l'attenzione sul fenomeno eversivo». Nella relazione che apre l'anno giudiziario, il procuratore generale della Cassazione Francesco Favara torna a ribadire che l'obiettivo primario del terrorismo interno sono i settori produttivi che, sottolinea, vengono sottoposti a «rinnovata e radicalizzata conflittualità» che passa da un lato «attraverso il superamento della tradizionale attività del sindacato, che si tenta di isolare e scavalcare» e dall'altro «da una contrapposizione forte e pregiudiziale ad ogni forma di mediazione». Un progetto chiaro dunque, che gli stessi servizi avevano segnalato nella relazione del Cesis relativa al primo semestre 2004. Nel documento, ricorda il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, «si segnalava testualmente, a proposito del settore metalmeccanico, 'attività di inchiesta tra le maestranze operaie (...) promosse dalle formazioni oltranziste più ideologizzate al fine di sondare i bisogni dei lavoratori per orientarli verso obiettivi radicalizzatì».

Quanto alle Br, il procuratore sottolinea nella relazione che c'è stato sicuramente un colpo «disarticolante» con gli arresti del 2003, ma, avverte, «sono sfuggiti alcuni militanti» e il «successo ottenuto non deve far diminuire l' attenzione». Questo perchè, spiega il pg, «il colpo inferto alle posizioni più militariste potrebbe dare nuovo impulso ai gruppi che si ispirano ad una impostazione che privilegia il tentativo di raccordo con le 'massè mediante il loro coinvolgimento in un uso 'politicò delle armi, esercitato con azioni dimostrative di più basso profilo, ma di alto contenuto simbolico». Ed è proprio in quest'ottica che vanno inseriti gli attentati dinamitardi rivendicati in più parti del paese da vari gruppi eversivi (dal Fronte rivoluzionario per il comunismo ai Nuclei comunisti rivoluzionari e ai Nuclei proletari per il comunismo). Favara, inoltre, indica in ogni conflitto sociale - da quello per la casa a quello per il caro vita, da quello per l'immigrazione a quello per l'ambiente e le opere pubbliche - la possibilità che qualcuno tenti di indirizzarlo a fini eversivi.

A condividere l'allarme di Favara sono soprattutto i sindacati, ribadendo di essere proprio loro i veri obiettivi dei gruppi eversivi.


    

 

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