ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  Primo   Piano      Pag.    13)
Mercoledì 30 novembre 2005

Roberto Delera

 

 

 Sofri, Castelli riesamina il caso della grazia

«Non sono cambiate le mie opinioni ma i fatti». Stazionarie le condizioni dell’ex leader di Lc


 

MILANO - «Non sono cambiate le mie opinioni, ma i fatti...». Gli appelli all’umanità lanciati da esponenti del centrodestra e del centrosinistra sembra che abbiano fatto breccia nel duro cuore leghista del ministro della Giustizia. Roberto Castelli ha annunciato che sta «doverosamente riesaminando il caso alla luce del fatto nuovo». Il caso è quello di Adriano Sofri. Il fatto nuovo, ovviamente, le gravi condizioni di salute dell’ex leader di Lotta Continua. Politica e umanità: le parole del Guardasigilli sono state accolte con grande sollievo nelle fila, ormai ampiamente bipartisan, dei sostenitori della necessità di un atto di clemenza per chiudere definitivamente una vicenda ricca di ombre e contraddizioni. BOLLETTINO MEDICO - I familiari di Sofri mantengono la loro linea. Quella che aveva già esposto il fratello Gianni immediatamente dopo la crisi che aveva portato l’ex leader di Lotta Continua sul tavolo di una sala operatoria: «Ora ci preme la vita di Adriano». Quella che Luca, il figlio più grande, rilancia subito dopo avere sentito le parole di Castelli: «Tutti i nostri pensieri sono rivolti soltanto alle condizioni di salute di mio padre». Condizioni di salute che, per ora, non mutano nella loro drammatica gravità. Sia il bollettino ufficiale del mattino, sia il briefing che tutte le sere i medici fanno ai familiari ripetono lo stesso aggettivo «stazionario». Lo ripete anche Nicola, il secondogenito di Sofri, e aggiunge: «Non ha febbre. Questo è un piccolo segnale positivo. È ancora sedato farmacologicamente. Ma per il risveglio i medici chiedono di avere pazienza ancora qualche giorno». Qualcuno tra gli amici di Sofri nei corridoi dell’ospedale Santa Chiara di Pisa nei giorni scorsi aveva sussurrato: «Chissà se ora, ricordando la malattia di Bossi, la Lega cambierà idea...». POLITICA E UMANITÀ - Parole profetiche: qualcosa sta cambiando e probabilmente proprio grazie a Bossi. Ieri mattina Luigi Vitali, sottosegretario alla Giustizia di Forza Italia, lo aveva in qualche modo intuito. L’aveva chiamata una «deduzione logica». Politica e umanità: «Sofri sta male, ci sono motivazioni nuove. Credo che sulla grazia un ripensamento del ministro Castelli sia possibile». Gli faceva eco il ministro per le Politiche Agricole, Gianni Alemanno di An: «Ha ragione Mantovano di fronte a questo contesto si può fare un gesto di superamento». Da Massimo Brutti dei Ds al socialista Roberto Villetti per finire ai verdi Cento e Realacci, adesso si cerca di mettere fretta a Castelli. Ma il ministro, per ora, non ha voluto scendere nei dettagli tecnici del suo ripensamento. Un ripensamento «onesto» lo definisce Maurizio Ronconi dell’Udc: «Ormai quello di Sofri non è più un caso giuridico. È un caso umano».


    

 

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