ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  Primo Piano       Pag.    12)
Lunedì 28 novembre 2005

Roberto Delera

 

 

 Sofri, cautela dei medici «Resta in pericolo di vita»

Condizioni stabili, sarà sotto sedativi fino a mercoledì


 

DAL NOSTRO INVIATO

PISA - Adriano Sofri continua la sua battaglia per la vita. A quasi 48 ore dall’intervento chirurgico le sue condizioni sono stazionarie. Il che è un buon segno. Ma i medici dell’ospedale Santa Chiara parlano di un paziente «in pericolo di vita, in condizioni molto serie, in prognosi riservata». E prevedono di tenerlo sedato almeno fino a mercoledì, forse giovedì. «Poi se ci saranno dei miglioramenti potranno pensare al risveglio», racconta il figlio Luca dopo aver ricevuto le ultime informazioni dallo staff sanitario. Ieri sera sono entrate per vedere Adriano Sofri la compagna Randi e la sorella Stella. Sono gli amici di lunga data che in queste ore fanno compagnia ai familiari dell’ex leader di Lotta Continua. E nessuno, dopo aver letto i giornali che raccontano il rinfocolarsi della polemica sulla grazia, ha voglia di parlare. Il fratello, Gianni, presidente del Consiglio comunale di Bologna: «Per ora ci interessa soltanto la salute di Adriano. Nient’altro. Certo, poi bisognerà pensare a una soluzione nel medio periodo. Ma non è argomento di queste ore. Dico solo che mi è piaciuto leggere l’intervista di Mantovano. Soprattutto mi è piaciuto leggere del riferimento al comune amico Marco Tangheroni».

Per ora dunque Adriano Sofri è tenuto ancora sotto sedativi e monitorato continuamente. Il pericolo sono le possibili infezioni che potrebbero essere innescate dai succhi gastrici e dai liquidi organici che si sono travasati attraverso la lacerazione dell’esofago. Sotto controllo quindi sono la funzione renale, quella respiratoria e gli equilibri elettrolitici. Ieri mattina il primo a presentarsi nel reparto di Rianimazione dell’ospedale pisano è stato Marco Pannella: «Avrei voglia di prenderlo a sberle e spero di poterlo fare presto: si è trascurato». E lo dice mentre riprende fiato lungo le scale. «Sono praticamente fuggito dalla clinica - confessa il leader radicale - dove mi avevano trovato la pressione altissima. Ma dovevo venire».

Anche perché Pisa potrebbe diventare la sede della marcia di Natale per l’amnistia. «Se le condizioni non gli permetteranno di essere con noi a Roma, verremo noi a Pisa - continua Pannella -, questa marcia non potrebbe tenersi senza la partecipazione di Adriano». Al quale lancia un «non mollare, non mollare proprio ora». Nel pomeriggio Pannella ritornerà in compagnia di Enrico Boselli. Ed è il segretario socialista ad indicare «la strada maestra». La grazia. «Esistono tutte le condizioni solo che lo si voglia - dice Boselli - e sono contento che quelli che erano dubbiosi ora sono a favore». E sposa una delle battaglie più care a Sofri: «Sono qui per manifestare la mia solidarietà, ma anche per sollevare la questione delle carceri sovraffollate: in cella ci sono migliaia di detenuti in condizioni disumane».

Gli fa eco Giuliano Ferrara. Direttore del Foglio , giunto all’ospedale pisano in tarda mattinata: «Mi pare che sul caso di Adriano Sofri debba prevalere ora una nota di umanità. Umanità nel trattamento di un detenuto. Di un condannato che non si è sottratto alla pena. È una questione di serietà e di responsabilità».

Al di là, sottolinea Ferrara, delle opinioni che ognuno si porta nel cuore, al di là di innocentismo e colpevolismo. «Io spero - conclude Ferrara - che si riprenda il dossier di grazia che tra l’altro è già istruito».

Di tanto in tanto un agente di polizia penitenziaria fa una rapida comparsa, si affaccia nel reparto e si dilegua. La notte tra venerdì e sabato quando Sofri fu ricoverato c’era un piantone davanti alla sua camera. La mattina dopo il direttore del carcere e il magistrato di sorveglianza hanno disposto diversamente. Difficile che fuggisse. Stamattina a mettere fine anche a questa strana sorveglianza dovrebbe arrivare la notizia della sospensione della pena per permettere all’ex leader di Lotta Continua di curarsi adeguatamente.


    

 

vedi i precedenti interventi