ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione: Cronache   e   Pag.  15  )
Giovedì 16 ottobre 2003

Fiorenza Sarzanini

 

«Aeroporti più sicuri interverrà il governo»

Il caso dei cinque scali che non hanno fermato i pacchi bomba Il viceministro Martinat: saranno aumentate le verifiche sui bagagli

 


ROMA - Il governo esamina il dossier dell’Enac sulla sicurezza negli aeroporti e annuncia immediati provvedimenti. A parlare è il viceministro ai Trasporti Ugo Martinat: «Da parte dell’Esecutivo c’è una forte attenzione nel rivedere e potenziare ulteriormente le misure di protezione degli scali italiani. Interverremo a breve per garantire al massimo i viaggiatori. Sarà potenziato il sistema dei controlli attualmente in funzione, compreso quello delle rilevazioni sui bagagli non trasportati dai passeggeri».


I GESTORI - Esplosivi non rilevati dalle macchine e dal personale, carenze nelle verifiche sui documenti d’identità dei passeggeri, «buchi» nel controllo delle aree sterili: l’indagine compiuta due mesi fa dagli ispettori dell’Ente nazionale dell’aviazione civile, ha evidenziato le «falle» del sistema. In cinque aeroporti (Fiumicino, Linate, Bergamo, Palermo e Catania) su dieci gli ispettori hanno superato i varchi doganali con un ordigno nei bagagli. E adesso anche le società di gestione degli aeroporti promettono maggiore vigilanza. Mentre da Milano il presidente della Sea Giorgio Fossa rinvia il proprio commento «a quando potremo esaminare il dossier Enac», a Palermo sono già intervenuti. «Faremo tutto ciò che occorre - assicura l’amministratore delegato della Gesap, Giovanni Maniscalco - per ripristinare la sicurezza nello scalo. Quanto è successo non ha scusanti da parte nostra e per questo ho già inviato una lettera di richiamo ufficiale alla società incaricata alla sicurezza dentro lo scalo». In un comunicato Assoaeroporti, l’associazione che riunisce i gestori, «ribadisce il proprio impegno per rendere gli scali sempre più sicuri e ricorda che già oggi gli standard di sicurezza sono in linea con le regole internazionali».


LE INDAGINI - Il prefetto di Roma Achille Serra ha convocato per oggi una riunione operativa con i rappresentanti dell’Enac, il direttore del Leonardo Da Vinci e il dirigente della Polaria di Fiumicino. Il comitato parlamentare Schengen ha invece avviato un’indagine che ha come obiettivo quello di accertare in che modo vengano gestite le «sale transiti» degli scali italiani. L’inchiesta pubblicata tre giorni fa dal Corriere su Malpensa ha infatti rivelato che molti clandestini in attesa di rimpatrio vengono praticamente «abbandonati» all’interno dello scalo e sempre più spesso riescono a fuggire.


I CONTROLLI - Anche di questo ha parlato ieri alla Camera il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi che ha risposto alle interrogazioni parlamentari. «Il monitoraggio effettuato - ha detto - consente di affermare che lo standard di sicurezza relativamente ai controlli effettuati su passeggeri e bagagli, è migliorato rispetto all’anno scorso e risulta rispondente ai requisiti dell’Enac, anche se sussistono ulteriori margini di miglioramento. Dagli accertamenti effettuati a Malpensa risulta che i varchi di servizio nel settore controllo passaporti e quelli per l’accesso alla cosiddetta "area sterile" sono presidiati dal personale di polizia e da guardie giurate che impediscono l’accesso ai non autorizzati. La vigilanza dell’area cargo, dei magazzini, della torre di controllo, dello smistamento bagagli e dell’area catering è assicurata in maniera adeguata da personale di un istituto di vigilanza privata sottoposto a periodiche ispezioni da parte della polizia».


LA VIGILANZA PRIVATA - Da quattro anni i controlli non sono più affidati solo a corpi di polizia, ma anche a società di vigilanza private. A chi ritiene che sia questo il motivo delle numerose inefficienze, risponde il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano: «Bisogna rendersi conto che la sicurezza non è qualcosa a cui possano pensare esclusivamente le forze di polizia nazionale. L’inchiesta amministrativa in corso è tesa ad accertare se ci sono responsabilità, ma anche a potenziare i sistemi di sicurezza in presenza di falle che certamente ci sono state. I viaggiatori possono comunque stare tranquilli perché il livello di sicurezza degli aeroporti italiani risponde agli standard».


    

 

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