ALFREDO MANTOVANO

SENATORE DELLA REPUBBLICA

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  Primo Piano       Pag.     8 )
domenica 11 giugno 2006

Roberto Zuccolini

 

 

 Embrioni, l’offensiva arriva in Parlamento

Rutelli alla Quercia: dividersi è segno di pluralismo, vorremmo che ciò avvenisse anche altrove


 

ROMA - La bioetica diventa sempre più politica. E fa agitare i Poli in attesa di due appuntamenti «sensibili»: martedì al Senato, dove la Cdl darà battaglia sul «caso Mussi» e giovedì a Strasburgo, dove l’Europarlamento discuterà di ricerca sugli embrioni. In prima fila nella battaglia sui valori c’è Francesco Rutelli. Alla fine dell’assemblea federale della Margherita, parla di bioetica polemizzando, senza mai citarli, con i Ds: «Quando il nostro partito si divide su questi temi dà prova di pluralismo e di forza. Vorremmo che ciò avvenisse anche altrove». Il vicepremier non parla dell’Intergruppo sui temi etici che raccoglie parlamentari che vanno da An al suo partito, ma fa capire che è contro. Il ragionamento è che in Italia «non c’è una questione cattolica» e che «bisogna prestare attenzione al sentimento del Paese». Mentre in Europa (vedi caso Mussi) se l’Italia non può esercitare un veto sugli altri, è vero anche il contrario. In altre parole: «No» alla ricerca sugli embrioni, posizione che la Margherita ribadirà alla prossima occasione di confronto sull’argomento.

Martedì prossimo, anniversario della vittoria astensionista al referendum sulla fecondazione assistita, la Cdl cercherà di far discutere al Senato la mozione Mantovano-Quagliariello con cui si chiede di confermare il sostegno dell’Italia alla «dichiarazione etica» dopo il ritiro della firma da parte di Fabio Mussi. Sul caso interviene nuovamente l’ Avvenire definendo la decisione del ministro diessino «un colpo di mano perfettamente riuscito». Ma il quotidiano della Cei sponsorizza anche l’appello inviato a tutti gli europarlamentari per emendare il settimo «Programma quadro sulla ricerca» nella parte in cui non prevede vincoli per i Paesi che intendono fare esperimenti sulle staminali embrionali. Battaglia che si giocherà giovedì prossimo a Strasburgo. E sulla quale interviene l’europarlamentare ds Nicola Zingaretti: «Faccio presente che contro la modifica che si vorrebbe apportare ci sono i gruppi socialista e liberale, eccetto la Margherita, oltre a una buona metà dei popolari. Perchè non si tratta di dire "sì" alla ricerca sugli embrioni, ma di concedere questa possibilità ai Paesi in cui la legislazione lo prevede».

La diessina Anna Finocchiaro, con un’intervista a Repubblica , chiede una moratoria ai cattolici che faranno ripartire il 15 giugno l’Intergruppo parlamentare Persona e Bene Comune. La convinzione è che su certi temi sia meglio discutere prima in un tavolo interno all’Ulivo. È d’accordo, nella Margherita, il prodiano Franco Monaco, ma sono in disaccordo molti altri. Enzo Carra la giudica «sorprendente» mentre Luigi Bobba sostiene che «finora gli atti unilaterali sono venuti solo dai ds con la scelta di Mussi e l’introduzione del progetto sui Pacs». E la senatrice diellina Paola Binetti, ex presidente di Scienza e Vita, avverte: «Sono da sempre favorevole al dialogo e al confronto, ma continuando a esprimere convinzioni forti di cui non ho mai fatto mistero e che sono profondamente radicate nella fiducia, nell’intelligenza e nella ragione umana».


    

 

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