ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo comparso su Secolo d'Italia Domenica 16 settembre 2001

STEFANO GIUSTI

Confermato anche l'inasprimento delle pene per i trafficanti di uomini e prostitute

Immigrazione, sanatorie addio


ROMA. La legge sull'immigrazione varata dal Consiglio dei ministri venerdì proseguirà regolarmente il suo iter legislativo fino alla definitiva approvazione in Parlamento. Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, commenta così l'esito della discussione finale nel governo sulla materia e si dice convinto che d'ora in avanti verrà garantita una maggiore regolarità negli ingressi.

Il provvedimento dovrà passare innanzittutto al vaglio della conferenza Stato-Regioni. Sono previsti cambiamenti?
Ogni legge può essere perfettibile, ma in virtù della discussione di questi mesi, conclusa sia nel preconsiglio che nel Consiglio di venerdì con un'ampia intesa, credo che l'ossatura del provvedimento resterà inalterata. Dico questo perchè, allo scopo di fornire a questa riforma una maggiore valenza, verranno anche istituiti dei tavoli di confronto con le associazioni di volontariato che si occupano di accoglienza e con i rappresentanti delle comunità straniere in Italia per valutare i loro contributi e confrontarci nel merito

La sanatoria sulle colf, proposta dal ministro Buttiglione, è stata però stralciata. Perchè?
Quelle delle colf costituisce, a mio avviso, un falso problema, nel senso che la procedura per ottenere il visto d'ingresso, attraverso gli uffici territoriali del governo, è la stessa per tutti, che si tratti di un collaboratore domestico o di un ingegnere elettronico. Quindi, molto semplicemente, non si prevedono sanatorie o particolari vantaggi per alcun tipo di categoria di lavoratori, poichè tutti seguiranno le nuove regole imposte dalla legge.

Frai i vai punti da approvare anche quello sugli stanziamenti per favorire le espulsioni che per ora, però, non compare. Per quale motivo?
Quanto stabilito, e cioè lo stanziamento di trecento miliardi per il potenziamento degli organici delle forze dell'ordine e per l'aumento del numero dei centri di permanenza tmporanei, resta ovviamentnte uno dei tratti fondamentali della riforma. Si tratta semplicemente di attendere l'approvazione della manovra finanziaria per garantire la copertura finanziaria necessaria.

Parliamo di immigrazione clandestina. E' confermato che l'Italia si regolerà diversamente a seconda del livello di collaborazione dei Paesi di provenienza degli immigrati contro questo fenomeno?
Lo prevede l'articolo 1 della legge. Il nostro atteggiamento ssarà condizionato dal rispetto dei trattati di cooperazione per contrastare gli ingressi illegali

In tema di ipotesi di reato, quali altri nodi sono stati sciolti?
Abbiamo sancito che vi saranno pene severe per i trafficanti di uomini e per chi sfrutta la prostituzione. Ai primi verrà applicato un rergime uguale a quello riservato ai criminali mafiosi, con una pena da quattro a dodici anni per chi farà entrare in Italia i clandestini e una ancor più dura a chi favorirà l'ingresso di straniere per destinarle al marciapiede, che va dai cinque ai quindici anni. A mediatori e scafisiti verrà anche comminata una multa di trenta milioni per ogni staraniero di cui si è favorito l'ingresso in clandestinità. Oltre a questo, gli extracomunitari che, pur avendo regolare permesso di soggiorno, vendono prodotti contraffatti verranno espulsi immediatamente, una sorta che attende anche coloro che al matrinmonio non fanno seguire un'effettiva convivenza, salvo che dall'unione sia nata prole.

E sulla proposta del Ccd di favorire i flussi migratori provenienti dall'Est europeo piuttosto che dal Medioriente che cosa ne pensa?
Che nel testo dell alegge non sono previsti ipotesi di quote etniche

Il vicepremier Fini ha sottolineato che non è mai stata prevista alcuna forma di sanatoria. A cosa porta questa decisione?
Con l'introduzione della nuova legge si interrompe, dopo una continuità decennale, la mentalità, molto consolidata all'estero, secondo la quale chi riesce a mettere piede in Italia raggiunge l'obbietivo della sua sistemazione. D'ora in avanti, invece, sarà il nosstro Paese a stabilire a quali condizioni si può restare, e questo al fine di creare le condizioni di una reale integrazione. Da oggi, perciò, il termine sanatoria scompare definitavamente dal nostro vocabolario.

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