ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su QN
Il Resto del Carlino La Nazione Il Giorno

(Sezione:  CRONACA   Pag.   9)
Venerdì 28 giugno 2002

Le colf? 'Affrancate' in Posta



ROMA — Per regolarizzare la propria posizione non sarà più obbligatorio sostare a lungo davanti alle sedi di Prefetture e Questure. Ma si potrà, molto più semplicemente, inoltrare la propria domanda negli uffici postali. E attendere, con pazienza, la chiamata degli organi competenti. Nel giorno in cui la riforma dell'immigrazione Fini-Bossi, già approvata dalla Camera, debutta nell'aula del Senato — il voto finale è previsto per metà luglio — il sottosegretario agli Interni, con delega all'Immigrazione, Alfredo Mantovano, annuncia la firma dell'accorso fra Viminale ed Ente Posto. Un accordo rivoluzionario che consentirà ai datori di lavoro di regolarizzare le colf clandestine, consegnando gli appositi moduli negli uffici postali. O attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno. Una semplificazione che, assicura Mantovano, varrà anche per la regolarizzazione delle altre categorie di lavoratori clandestini in nero, che il governo si accinge a varare con apposito decreto legge.

Il tutto nel rispetto dell'Odg Tabacci, approvato da Montecitorio, che stabilisce la contestualità fra l'entrata in vigore della riforma e la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari dell'industria. «Siamo già al lavoro da tempo — dice il sottosegretario — per prevenire l'insorgenza di diversi problemi che potranno esserci. E' già siglato l'accordo con l'Ente Poste, ed è un esempio di non poco conto, per far sì che non ci sia alcuna fila davanti a Questure e Prefetture, bensì pratiche consegnate agli Uffici Postali e da questi inoltrate alle Prefetture. E un discorso analogo sarà fatto anche per la regolarizzazione più ampia che riguarderà i lavoratori dipendenti extracomunitari, oggi impiegati nel sommerso».

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