ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su QN
IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE

(Sezione:  CESENA   Pag.     )
Giovedì 22 Maggio 2003

t. d. b.

 

'Senza polizia non stiamo'

 


 

I 'primi cittadini' della costa si sono mobilitati per la minacciata chiusura dei posti di polizia estivi.

In una lettera inviata ieri al Ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu e al sottosegretario Alfredo Mantovano i sindaci di Cervia, Cesenatico, Bellaria, Gatteo, San Mauro Pascoli, Riccione e Cattolica esprimono «forte preoccupazione per le notizie frammentarie e confuse che continuano a pervenire da organi centrali e periferici dello Stato». I sindaci chiedono con urgenza un incontro «al fine di chiarire questa spiacevole situazione». Dopo aver ricordato che la presenza della Polizia in località che nel periodo estivo contano decine di milioni di presenze ha sempre garantito un contenimento dei fenomeni malavitosi ed il normale svolgimento delle attività turistiche, i sindaci affermano che la soppressione dei commissariati ipotizzata all'inizio della stagione «comporterebbe oltre ad una grande difficoltà organizzativa un grosso rischio sul versante dell'ordine e della sicurezza pubblica».

Sul piede di guerra anche i presidenti dei consigli di zona che preannunciano azioni clamorose di protesta. «Se la notizia verrà confermata — dice Mariano Dellachiesa, presidente della seconda zona Milano Marittima Di Vittorio-Terme — effettueremo una nuova raccolta di firme ed un sit-in davanti alla Prefettura perché ho buone ragioni per credere che la malaugurata decisione, che noi non accettiamo, sia stata presa a Ravenna. La cosa ci appare sconcertante perché il questore in persona, alla presenza della segreteria del Sindacato autonomo di polizia, accolse la nostra richiesta, suffragata da 2500 firme, di prolungare la permanenza del commissariato a Pinarella. Ma se le disposizioni sono state date dal Ministero allora è evidente che si tratta di una decisione politica ai danni della riviera romagnola».


 

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