ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su la Republlica
(Sezione:      10  )
Domenica 11 gennaio 2004

DAL NOSTRO INVIATO LELLO PARISE

IL CASO

Magistrati e politici: episodio tragico ma isolato. Oggi il canale usato soprattutto per portare droga

"Ma per i mercanti di schiavi quella rotta è chiusa da tempo"


 

LECCE - Nessuno immaginava che sarebbe stato un nuovo giorno maledetto, meno che mai il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Non più tardi di settantadue ore fa, durante un intervento alla Scuola di perfezionamento delle forzedipolizia, assicurava: «Il Canale d'Otranto è chiuso all immigrazione clandestina. La collaborazione con l'Albania, funziona»>.

Non temeva il peggio, neppure Cataldo Motta, procuratore della Direzione antimafia: «Da agosto dell'anno scorso, ormai, il traffico d'esseri umani da queste parti è stato in pratica azzerato. Ecco, dia un'occhiata alle cifre: negli ultimi sei mesi, soltanto cmquantanove 'rintracci": si, insomma, gente che dopo essere sbarcata chissà dove, viene bloccata dai carabinieri mentre vaga per le campagne del Salento». Scorrono sullo schermo della tivù le sequenze dell'ultima strage del mare, e a Lecce il procuratore ascolta in silenzio: venti morti annegati o assiderati, diciassette uomini e tre donne, un potente scafo acquistato da poco, imbottito d'immigrati e lanciato tra le onde forza 6 deI Canale d'Otranto... «Forse, chissà, hanno fatto naufragio per inesperienza, giacché le condizioni meteo erano proibitive. Può darsi che i clan albanesi vogliano riprendere in grande stile ad "esportare" carne umana lungo le coste pugliesi. E' più verosimile, tuttavia, pensare ad un episodio: drammatico, inevitabiimente, quando capitano cose del genere. Questo perchè non esistono più i gommoni, nella maggior parte dei casi sequestrati e bruciati» racconta il magistrato che da più di dieci anni dirige le indagini sulle rotte dell'immigrazione clandestina. «Sì, un episodio: tragico, però isolato» conferma Mantovano.

Sempre a proposito dei famigerati 'rintracci", i numeri dal fronte caldo della Puglia parlano chiaro e non lasciano spazio ai dubbi: «Erano 26 mila nel 1999, 13.800 nel 2000, 6.700 nel 2001,3.067 ne12002 e 123 nel 2003». Piuttosto sono cambiati, in questi anni, i viaggi orchestrati dai "negrieri" del Terzo millennio: «I cingalesi attraversano il Canale di Suez e sbarcano in Sicilia, così come fanno gli africani, tra la stessa Sicilia e la Calabria; i cinesi, invece, arrivano in Italia dalla Slovenia» fa sapere Motta.

L'Albania, dunque, si trasforma in un'isola felice perché le autorità del Paese rafforzano la vigilanza e l'Italia mette in scena una "decisiva azione di contrasto", come rivelano gli 007 nella relazione semestrale al Parlamento? «No - avverte Mantovano - non tutti i problemi sono stati risolti: Il numero di sbarchi calato drasticamente dopo gli accordi tra Roma e Tirana dall'altra sponda dell'Adriatico continua ad arrivare qualcosa d'illecito». La droga. Motta fa di sì con la testa: «Le cosche hanno poche imbarcazioni a disposizione e quindi cercano di monetizzare al massimo la traversata fino in Puglia. In che maniera? Salpano due scafisti a bordo di una barca piena zeppa di marijuana, prodotta in proprio, e più redditizia di un immigrato; ma anche di cocaina o eroina, che arriva dalla Macedonia ed è lavorata nelle raffinerie disseminate in Albania prima di essere traghettata in Occidente. Numerose intercettazioni telefoniche, provano che questo è un affare d'oro per le bande; come le nove tonnellate dì 'erba" intercettata qui a Lecce».

Mantovano non si nasconde dietro il dito: «La guerra a questo tipo di fenomeno è evidentemente complessa, ed è chiaro che non basta sequestrare i gommoi. Contiamo di estendere la cooperazione col governo albanese che ha dato risultati importanti per quanto riguarda i clandestini, sul versante della lotta alla droga». Il sottosegretario ad ottobre era stato a Tirana per parlare col primo ministro Fatos Nano. Tre mesi dopo le buone intenzioni sembrano scritte sull'acqua, Colore rosso sangue.


    

 

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