ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia
(Sezione:  ATTUALITÀ  Pag.    4)
Giovedì 7 Ottobre 2004

 


Il coordinatore regionale di An ha inviato a Province e Comuni un odg da portare nei Consigli. Intanto la petizione di Fitto va


 Federalismo fiscale: è guerra a tutto campo



 

Sul decreto 56 è battaglia a tutto campo. Mentre è partita la raccolta di firme lanciata dal presidente della Regione Raffaele Fitto, un ordine del giorno che impegna i consigli comunali e proviciali pugliesi «a promuovere nelle sedi deputate l'urgente e necessaria revisione del decreto legislativo 56 del 2000 sul federalismo fiscale e delle norme di attuazione è stato inviato dal coordinatore regionale di An, Alfredo Mantovano, ai presidenti provinciali del partito delle cinque province pugliesi. L'obbiettivo - spiega Mantovano in una nota - è che l'ordine del giorno venga proposto, così come suggerito dal presidente del Consiglio regionale Mario De Cristofaro, dai capigruppo di An in tutti i consigli provinciali e comunali pugliesi per l'approvazione. «L'azione del coordinatore regionale di An - commenta Fitto - si muove in perfetta sintonia con la mia iniziativa che ha coinvolto sindaci e presidenti di Provincia».

Nel documento di Mantovano si sottolinea, tra l'altro, che il decreto legislativo 56 ha introdotto variazoini nei criteri di ripartizione delle risorse finanziarie e che il successivo decreto di attuazione (maggio 2004) è stato adottato «senza che sia stata conseguita l'intesa con la conferenza Stato-Regioni». «Il decreto del presidente del COnsiglio dei mInistri 14 maggio 2004 - è detto ancora - ha determinato un travaso di milioni di euro dalle regioni del Sud a quelle del Nord, (ad esempio, a fronte di una perdita di circa 30 milioni della regione Puglia, la Regione Lombardia ha potuto contare su 48 milioni di euro in più)». Nell'odg si sottolinea che nel luglio scorso nella Conferenza Stato-Regioni «le Regioni avevano già rilevato la mancata rispondenza dei meccanismi individuati dal 56 alle loro esigenze e che lo stesso ministro per gli affari reginali aveva dichiarato che proprio tali meccanismi non si erano dimostrati equi, essendo alcune Regioni più penalizzate di altre, e che il Governo avrebbe valutato la possibilità di modificare i meccanismi in discorso». Si ricorda anche che il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto, «in una nota inviata alle alte cariche dello Stato per richiedere l'intervento del Governo, ha evidenziato che, sulla base dei dati contenuti nel citato decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, proiettati fino al 2013 (anno previsto per l'entrata a regime del decreto 56) la propria Regione passerebbe da una perdita di 30 milioni di euro per il 2002 ad una perdita di oltre 70 milioni di euro per il 2003, fino ad arrivare ad una perdita di oltre 600 milioni di euro nel 2013 e, per effetto dell'accumulo, nel decennio, saarebbe soggetta a una decurtazione di risorse pari a circa 4 miliardi di euro». In risposta a Fitto il ministro delgi affari regionali - si sottolinea nel documento - «ha concordato pienamente con l'esigenza di una revisone» del decreto 56 «ritenendo che tuttavia non vi siano margini per una modifica del decreto di attuazioone emanato dal presidetne del Consiglio dei Ministri, stante l'attuale quadro normativo»

«Piena adesione all'iniziativa promossa dal coordinatore regionale, Alfredo Mantovano per promuovere la revisione del Decreto 56/2000 e delle norme di attuazione è stata espressa dal presidente provinciale di An di Lecce, Saverio Congedo. «La mobilitazione di An, avviata dallo stesso vicepremier, On. Gianfranco Fini con la lettera indirizzata al premier Silvio Berlusconi - conclude Congedo - è la chiara, ennesima dimostrazione che la destra è molto più vicina agli interessi del Sud Italia di quanto non si siano dimostrati, in passato, pugliesi 'doc' o d'importazione come l'ex premier Massimo D'Alema, che, proprio di quel vergognoso decreto furono gli sciagurati autori».

E il parlamentare di Forza Italia Gregorio Dell'Anna sollecita gli enti locali ad approvare un ordine del giorno per la modifica del decreto «al di là degli schieramenti politici». E un invito parte dal consigliere Fabrizio Camilli che si rivolge a tutto l'elettorato, «anche a quello di centrosinistra», per «sostenere la giusta causa della Casa delle Libertà impegnata a risollevare le sorti del nostro Sud».


    

 

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