ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su NUOVO Quotidiano di Puglia
(Sezione: ATTUALITA'   Pag.    5)
Martedì 11 gennaio 2005

 

Quattro i punti «irrinunciabili» per il coordinatore regionale di An, Alfredo Mantovano

 

 «Ci vuole una norma antiriblatone»


 

«Non faccio previsioni. Dico soltanto che An ha posto tutte le condizioni da tre mesi e mezzo perchè si arrivi ad unca conclusione positiva, poi è ovvio che la legge non la fa solo una forza politica»

Il coordinatore regionale di An, Alfredo Mantovano, non si sbilancia sulla possibilità che la nuova legge elettorale alla fine, non venga approvata dal Consiglio regionale: sia per le polemiche di questi giorni sia per le preocupazioni espresse dal presidente dell'assemblea pugliese, Mario De Cristofaro, in seguito alla lettera inviata dal ministro Pisanu. Quest'ultimo, nella lettera, sottolinea infatti che alle Regioni a statuto ordinario, così come avviene per quelle a statuto speciale, viene assegnata «la gestione amministrativa del procedimento elettorale» nel caso in cui dovessero dotarsi di una nuova legge elettorale, «non risultando possibile allo Stato dettare criteri interpretativi delle regionali».

«La lettera di Pisanu - ha affermato a questo proposito il coordinatore regionale di AN in un incontro con i giornalisti - chiarisce che nel momento in cui la Regione esercita la propria autonomia questo comporta un accollo in senso finanziario e in senso organizzativo di tutto»

In merito alla nuova legge elettorale e alla posizione «irrinunciabile» di An ribadita ieri (inserimento della norma anti-ribaltone, sbarramento del 5%, recupero dei resti su base provinciale, ineleggibilità dei sindaci e dei presidenti delle Province), Mantovano afferma che «non si tratta di posizioni rigide, si tratta di posizioni coerenti con quelle che An ha illustrato sin da quando ha esaminato le nuove disposizioni elettorali proposte all'attenzione del Consiglio regionale pugliese e ha elaboarato le proprie proposte». «Certamente in omaggio al maggioraitario che rappresenta un punto di riferimento qualificante per la destra italiana, occorre, - ha detto Mantovano - una norma antiribaltone; accanto a questo, uno sbarrameno al 5% perchè lo sbarramento deve avere un minimo di serietà altrimenti non ha senso, la ineleggibilità dei sindaci e dei presidenti delle Province per non prendere in giro gli elettori e per essere con loro chiari e trasparenti e il recupero dei resti su base provinciale per consentire a una regione che ormai ha sei province, che è lunga, che è molto diversificata al prorpio interno, il massimo della rappresentatività».

«Per noi la lista del presidente non costituisce un ostacolo», ha poi aggiunto Mantovano, in relazione all'ipotesi annunciata dal Presidente della Regione, Fitto. «Su questo argomento - ha affermato - sin dall'inizio non c'è stato nessun problema e nessun ostacolo che non fosse quello di evitare sovrapposizioni con propri candidati o con persone di stretta vicinanza ai partiti tradizionalmente espressione della coalizione di centrodestra». Su questo - ha aggiunto - abbiamo ricevuto delle garanzie, e poi potremo verificare le liste nelle varie province prima della presentazione. Per noi, ripeto, non costituisce ostacolo».


    

 

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