ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia
(Sezione:  LECCE PROVINCIA   Pag.    16)
martedì 26 ottobre 2004

 

La polemica Il sotttosegretario all' Interno Mantovano attacca gli istituti di credito dopo l'ennesimo flop nelle riunioni in Prefettura

 

 «Usura, le banche non rispettano gli impegni»


 

Flop dell'osservatorio antiusura a 15 mesi dall'istituzione. Nessuno, o quasi degli obiettivi individuati è stato raggiunto. E il sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano minaccia: «Il protocollo di Lecce è stato uno dei primi in Italia ma se i risultati dovessero continuare ad essere questi non avrei difficoltà a ritirare la mia firma». Il dito viene puntato, ancora una volta, contro le banche perchè nella riunione di ieri non hanno dato alcuna indicazione su tutti gli accorgimenti che avrebbero dovuto prendere per evitare che l'imprenditore vittima di usura venga abbandonato a se stesso. Ma il rappresentante dell'Abi (associazione bancaria italiana) Sergio Battaglia replica: «Le banche non credo che siano responsabili della mancata attuazione del protocollo, li hanno firmati anche le associazioni antiusura, i Confidi e gli operatori economici. E mi sembra che quest'ultimi siano piuttosto assenti in queste riunioni».

Secondo Mantovano, invece, quasi tutte le banche non hanno dato indicazioni sui principali punti del protocollo: individuare un referente per le richieste di finanziamento collegate al fondo antiusura, fissare il termine di 30 giorni entro cui istruire le richieste di finanziamento avanzare da operatori economici a rischio di usura e impegnarsi a non considerare pregiudiziale la condizioine di protestato per le vittime del racket.

«Quando c'è una assunzione di impegni reciproca a cui segue un impegno operatativo concreto, i risultati non mancano, mi riferisco alla prevenzione delle rapine in banca», spiega Mantovano. «Non altrettanto si può dire per la prevenzione dell'usura: all'ennesima riunione di verifica dello stato di attuazione intanto hanno risposto solo sei banche sulle decine e decine presenti nel Salento. E le risposte, tranne un paio di casi sono ancora estremamente generiche. È vero che esistono tanti problemi che travalicano i confini di questo territorio, è vero che il fondo antiusura potrebbe essere finanziato con maggiore consistenza, ma si sta lavorando in questa direzione, ma è vero pure che ci sono degli impegni i cui adempimenti dipendono esclusivamente dalla buona volontà delle banche. In questa rinione, per usare un linguaggio diplomatico, ci siamo chiariti, abbiamo parlato un linguaggio estremamente franco, sia pure cordiale, e continuo con gli eufemismi, mi auguro quindi che con un impegno maggiore anche delle associazioni di categoria ci possano essere risultati diversi per il futuro».

Risultati immediati hanno dato invece il protocollo antirapina firmato un anno fa: i colpi in banca sono diminuiti quasi del 54 per cento se si comparano i periodi ottobre 2002-settembre 2003 (54 rapine) e ottobre 2003-settembre 2004 (25 rapine). Per il sottosegretario il merito va ascritto alla prevenzione fatta nelle banche, ma occorre amche considerare che nel periodo agiva nel Salento, ma anche altrove, una banca di "serial" rapinatori.


    

 

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