ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Nuovo Quotidiano di Puglia
(Sezione:  LECCE CRONACA  Pag.    11)
Sabato 23 ottobre 2004

 

Il sottosegretario auspica una vera integrazione

 

 «Nessun sovraffollamento»

Cardìllo: «Lecce ha uno dei migliori istituti a livello nazionale» 


 

Nessun potenziamento delle strutture carcerarie nel Salento. Lo hanno annunciato ieri mattina nel corso della festa della polizia penitenziaria il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Rosario Cardillo e il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano nel corso dei colloqui avuti con i giòrnalisti prima che il cappellano don Raffaele Bruno desse inizio alla cerimonia religiosa svoltasi nella sala addetta a teatro alla presenza di numerose autorità. Del sovraffollamento nelle carceri si è parlato soprattutto perché anche i detenuti di Borgo San Nicola hanno aderito allo sciopero nazionale indetto in in questi giorni in tutti gli istituti di pena per protestare contro la presunta inadeguatez

za delle strutture ad ospitare la popolazionecarceraria. Lo stesso problema èstato sollevato più volte dai sindacati di polizia che il 23 gennaio scorso in una manifestazione davanti al carcere sciorinarono alcune cifre: 1250 detenuti in una struttura che potrebbe ottenerne solo 550 e solo 800 addetti alla sorveglianza mentre il rapport:o fra agenti e detenuti dovrebbe essere di uno a uno e uno a tre in caso di sorvegliati speciali. Ma le isti tuzioni non hanno colto gli appelli. Cardillo e Mantovano hanno spiegato il perchè: «Lecce è uno dei pi)Ì grossi istituti di pena a livello nazionale, inoltre qui la situazione èrnigliore che nel resto della Puglia», sottolinea il provveditore regionale dell' amministrazione penitenziaria. Qui non ci sono problemi così grossi come a, Trani, Foggia e Lucera, mentre a Brindisi sono in corso lavori di ristrutturazione che si concluderanno fra due anni».

Dello stesso orientamento è stato il sottosegretario Mantovano:' «E' vero che continuiamo a pagare scelte del passato dettate da un pregiudizio nei confronti dell'edilizia carceraria, ma oggi la situazione è migliorata nettamente rispetto a dieci anni fa quando a Villa Bobò in una stessa cella convivevano 18-20 persone. Oggi invece a Borgo San Nicola in cella ci sono due o al massimo tre detenuti. Sarà potenziato invece l'organico della polizia penitenziaria appena termineranno i concorsi».


    

 

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