ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il Nuovo
(Sezione:   e  Pag.     )
Venerdì 4 ottobre 2002




Il 41 bis è in dirittura d'arrivo
La prossima settimana il Senato voterà il provvedimento che renderà definitivo il carcere duro per i mefiosi. Permane quelche perplessità nella maggioranza. Fragalà (An): "Si rischia l'incostituzionalità".


 

ROMA - Il 41 bis è sulla dirittura d'arrivo, se pur con qualche perplessità e qualche piccolo screzio anche all'interno del centrodestra. La normativa che renderà definitivo il regime di detenzione speciale per i mafiosi, da poco approvato dalla commissione Giustizia del Senato, arriverà in aula la prossima settimana. In vista di quella data, per approfondire l'argomento in vista della votazione, alfredo Mantovano (An) ha convocato per martedì la riunione dei membri dell'antimafia delle commissioni Giustizia.

"Colpi di scena non ce ne dovrebbero essere - afferma il senatore Luigi Bobbio, capogruppo di An in commissione Giustizia al Senato e autore dell'emendamento che rende definitivo il 41 bis - la posizione di An è sempre stata molto chiara sulla questione. Esprimere dissenso è utile, ma è altrettanto utile aspettare che il partito decida ed eventualmente esprima la dichiarazione di voto anticipata".

Il voto segue di poco il proclama di Leoluca Bagarella in Tribunale a nome di tutti i detenuti "stanchi di essere umiliati, vessati e utilizzati come merce di scambio dalle varie forze politiche", e la lettera dei boss dal carcere di Novara. "A maggior ragione - osserva il senatore Bobbio - è indispensabile che il 41 bis venga stabilizzato per non alimentare false illusioni e azzerare quelli che la mafia possa ritenere eventuali margini di manovra".

"Se lo scopo della legge è quello di rendere il carcere sicuro, mi può anche trovare d'accordo - afferma Enzo Fragalà, capogruppo di An in commissione Giustizia alla Camera - ma se lo slogan è carcere duro, questo è incostituzionale". Non solo: si rischia, a giudizio dell'esponente di An, che una volta passata la legge, questa venga smontata dalla prima eccezione di costituzionalità sollevata davanti alla Consulta, tenendo conto delle leggi europee sui diritti dell'uomo".

A ridosso dell'audizione del direttore del Sisde, Mario Mori, in commissione Antimafia, il presidente dell'organismo bicamerale, il senatore forzista Roberto Centaro, ha ribadito la volontà di accelerare l'approvazione del testo sul 41 bis che sarà "già la prossima settimana al voto del Senato". Sottolineando che "in Forza Italia a palazzo Madama c'è coesione". Un voto contrario sarà quello, come da lui stesso anticipato, del senatore Lino Jannuzzi.

"L'opposizione si presenta compatta compatta al Senato sul testo che stabilizza il carcere duro per i mafiosi -afferma il diessino Massimo Brutti, componente dell'Antimafia - Se divisioni ci sono, queste sono all'interno della maggioranza".


vedi i precedenti interventi