ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Il Nuovo 13 aprile 2002



 

Centro di via Corelli, il governo lo promuove


 

Una struttura molto bella". E' questo il giudizio sul centro d'accoglienza per immigrati del sttosegratario agli Interni Alfredo Mantovano (nella foto con il questore Boncoraglio)

MILANO - Via Corelli fra le migliori strutture d’Italia. Il Governo promuove a pieni voti il centro di accoglienza permanente alle porte della città, rinnovato alla fine del 2000. La soddisfazione del sottosegretario del ministero dell’Interno Alfredo Mantovano, in visita nei locali di via Corelli per un sopralluogo ufficiale, è totale: “Una struttura molto bella”, dice Mantovano, “con un ottimo rapporto fra gli spazi, i servizi e la popolazione residente. Certamente fra le migliori d’Italia”. Alla fine della visita, accompagnato dal prefetto Bruno Ferrante e dal questore Vincenzo Boncoraglio, il rappresentante del governo annuncia che la via per combattere l’immigrazione clandestina passerà “quasi esclusivamente” attraverso l’utilizzo di strutture come quella milanese. E promette che altre ne sorgeranno in tempi molto brevi in tutte le zone più calde del Paese per la concentrazione di stranieri irregolari.
Il centro di via Corelli ospita oggi 126 stranieri (di cui 15 donne) su 140 posti di capienza. Dall’ottobre 2000, quando fu aperta la nuova struttura, sono oltre 4 mila i clandestini passati dai locali del centro, con circa il 60 per cento di espulsioni alla fine dei 30 giorni di permanenza. Ma in vista c’è un aggiornamento legislativo in Parlamento che potrebbe portare a 60 giorni il periodo necessario per completare gli accertamenti sulle identità degli stranieri fermati.
Un periodo più lungo insomma, che lascia intuire un imminente colpo di acceleratore sulla moltiplicazione dei centri, anche se sulla possibilità di altre strutture analoghe in Lombardia il vice del ministro Scajola non si sbilancia. “Le nuove strutture saranno costruite in tutta Italia”, sottolinea Mantovano “dove è maggiormente sentito il problema dell’immigrazione clandestina”.

 

 

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