ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su il Nuovo
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Domnica 22 giugno 2003

di Giancarlo Castelli

Settimana rovente sulla droga

La legge Fini la settimana prossima settimana in Consiglio dei ministri: "Alle Camere comunque entro giugno". Si mobilitano gli anti-proibizionisti con manifestazioni. E il 26 contro-proposta di legge della sinistra.

 

ROMA - Il disegno di legge che riforma le norme sugli stupefacenti arriva in Consiglio dei ministri e subito si scatena la controffensiva del fronte antiproibizionista che si mobilita con una manifestazione nazionale e una proposta di legge che verrà presentata dal cartello anti-pro formato da Forum droghe e Fuoriluogo a cui hanno aderito diversi esponenti della sinistra. Se a tutto questo aggiungiamo che il 26 giugno verrà celebrata la giornata internazionale contro l'abuso e il traffico di droga, indetta dall'Onu, si capisce perché l'ultimo scorcio di questo giugno infuocato rischia di diventare ancora più caldo. Il partito di Fini ha fatto della legge sugli stupefacenti il punto irrinunciabile del programma di governo e, complice anche la futura verifica di maggioranza, non mancherà di presentarlo al tavolo degli alleati. Una settimana che si apre, in realtà, gia da sabato prossimo con la Street rave parade antiproibizionista che si terrà a Bologna.


No alla repressione, libertà di coscienza. Ventotto camion dalle forme più svariate, sound system per un totale di 450mila watt di potenza acustica, oltre 25 ore di musica di non-stop. Comincerà intorno alle 15 ai Giardini Margherita ma si muoverà soltanto alle 19 il mega-corteo musicale che da 7 anni è uno degli appuntamenti fissi del movimento anti-proibizionista. Per l'edizione di quest'anno sono attese circa 100mila persone.

"La Street assume quest'anno un valore particolare - si legge nel comunicato degli organizzatori - proprio in questi giorni verrà presentata la proposta di legge Fini sulle droghe che vuole punire centinaia di migliaia di liberi consumatori, cancellare la distinzione tra droghe leggere e pesanti e abolire la riduzione del danno che in questi anni ha portato buoni risultati. Chiediamo di poter gestire la nostra vita, i nostri stati di coscienza e la libertà di cura. Contro le norme dell'attuale codice civile e penale repressivo nei confronti dei consumatori già pesantemente vessati da spacciatori e narcomafie". A organizzare la Street parade, tra gli altri, Livello 57, GlobalSoundProject, Circuito RadioGap più decine di altre sigle anti-proibizioniste.

Quella di Bologna non sarà l'unica manifestazione di protesta contro il ddl Fini. A Roma il 25 giugno verrà presentato ufficialmente il cartello dei movimenti anti-proibizionisti, il 26 a Torino mobilitazione degli operatori dei servizi a bassa soglia con volantinaggi e punti info a piazza Castello, ancora a Roma il 26, sound system e piazze tematiche che, dalle 19 alle 24, si muoveranno tra la zona del Parlamento e il carcere di Regina Coeli. Infine a Perugia street parade organizzata dal Mdma (movimento di massa anti-proibizionista) fissata per il 28 giugno.


"Ddl Fini da licenziare al più presto". "Se tutto va bene". "Potrebbe". Sulla data certa in cui verrà presentato il disegno di legge sugli stupefacenti, tra gli addetti ai lavori della maggioranza, trionfa il condizionale. L'auspicio, dicono dalla segreteria del sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano, è di concludere, in Consiglio dei ministri, entro la prossima settimana. La data è tutt'altro che casuale. Anzi. Il 26 giugno è la giornata ufficiale dell'Onu contro l'abuso e il traffico della droga e il vice-presidente del Consiglio Fini aveva promesso di licenziare la legge proprio a ridosso di quella data.

Quali le novità inserite nel ddl? Bocche cucite da parte degli addetti dei lavori. "Più o meno quello già annunciato a Vienna, nel corso della Commissione Nazioni Unite per la droga", tagliano corto. E cioé, contrasto totale ad ogni tipo di droghe, introduzione della dose massima consentita, inasprimento delle pene per i trasgressori, contributo economico dell'Italia all'Onu per il coordinamento e la lotta alla droga. Comunque, assicurano dalla maggioranza, "se non si riuscirà per la settimana prossima, contiamo di concludere l'iter di approvazione da parte del governo al massimo per la fine di giugno".


La proposta alternativa degli anti-pro. A contrastare il giro di vite promesso dal governo sono scese in campo le associazioni Forum droghe e Fuoriluogo che, in una conferenza-stampa giovedì 26 a Montecitorio, presenteranno una proposta di legge alternativa. "Vogliamo rendere più efficace il risultato referendario vinto dieci anni fa", dice il presidente di Forum droghe, Franco Corleone. Il referendum del '93 abolì l'articolo della legge Jervolino-Vassalli che prevedeva la punibilità del consumo di stupefacenti. Il pacchetto di proposte prevede anche la depenalizzazione completa dell'uso di droghe, leggere o pesanti e misure alternative al carcere per tutti i detenuti accisati per reati legati all'uso degli stupefacenti.


   

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