ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: Lecce   Pag. 6  )
Domenica 15 febbraio 2004

Arcangelo De Luca

Le indagini sulla bomba a "Cucciolandia". Sui fenomeni estorsivi un convegno Confesercenti

«Via Gentile, non è stato il racket»

Polizia e carabinieri seguono anche altre piste dopo l'attentato di sabato scorso


 

LECCE - Trova conferme l'ipotesi che possa non essere stato di natura estorsiva l'attentato dinamitardo di sabato 7 febbraio, al negozio "Cucciolandia" di via Gentile: è quanto emerso ieri mattina, dalle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, e dal prefetto dI Lecce, Gianfranco Casilli, a margine del convegno nazionale "Mezzogiorno: meno criminalità più sviluppo", organizzato dalla Confesercenti per discutere sui fenomeni criminali legati al racket e all'usura.

«Si tratta di un episodio estremamente preoccupante - spiega il prefetto Casilli - che ha allarmato la città anche per l'atteggiamento irresponsabile di chi lo ha commesso. Che poi la matrice sia estorsiva, è tutto da provare. Però si è sfiorata la strage e tutto ciò è indice di una mentalità crbninale».

Inattesa delle indagini coordinate dall'autorità giudiziaria, «aspetterei un po' di tempo prima di collegare al giro delle estorsioni l'attentato di via Gentile», aggiunge Mantovano, che indica la via da segnire per combattere i fenomeni criminali: «La sicurezza è la risultante dell'impegno condotto su più fronti e da parte di più soggetti, che prevede l'impegno in prima linea delle forze di polizia, ma anche delle polizie municipail e degli istituti di vigilanza. Ed ancora la coilaborazione attiva degli operatori economici. L'usura? E' un capitolo terribile, drammatico, a sé. Al di là della repressione, bisogna puntare molto sulla prevenzione. Se non ci sarà una maggiore decisione, non solo dei diretti interessati, ma anche degli operatori degli Istituti di credito ogni intervento repressivo sarà fisiologicamente tardivo».

Il concetto di sicurezza legato allo sviluppo del Mezzogiorno d'Italia è stato puntualizzato dal presidente nazionale della Confesercenti, Marco Venturi: «Bisogna difendere la legalità e dare delle risposte concrete perché le attività economiche producono ricchezza e lavoro, e quindi vanno tutelate. L'estorsione resta l'emergenza prima, tanto estesa quanto sommersa ma anche l'usura è un reato subdolo che rappresenta una minaccia per l'impresa ed il mercato e che va combattuto».

Per il prefetto Carlo Ferrigno, commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura «la debolezza del tessuto economico, le difficoltà del sistema del credito di proporsi come centro finanziario di riferimento non solo per gli operatori del settore produttivo ma anche per le famiglie, non favoriscono l'emarginazione dei fenomeni legati al racket e all'usura. Ma la lotta alla criminalità non può prescindere dalla fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Non esiste ricatto che possa soffocare il diritto di esercitare liberamente la propria attività. Costi quello che costi, è una sfida che dobbiamo avere la consapevolezza di poter vincere».


    

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