LECCE - «Quello che dovevo fare l'ho fatto». Risponde così Luigi Fanizza, sindaco di Porto Cesareo, all'ira del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantòvano che ieri sul Corriere del "Mezzogiorno era intervenuto per evitare che le demolizioni delle case abusive a Porto Cesareo riprendessero solo dopo Pasqua. Di più non dice il sindaco salentino che resta in attesa della convocazione al prossimo Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica voluto proprio dal sottosegretario per il 22 marzo nella sede della prefettura leccese. Sarà quella l'occasione per fare il punto sui lavori da portare a termine per completare il piano di abbattimenti che servirà a ripristinare le regole dell'edilizia in uno tra i comuni simbolo in Italia per quantità di costruzioni abusive e non condonabili. Lo stop al programma delle demolizioni potrebbe essere stato causato dal completamento di alcune pratiche: «Manco da diversi giorni in municipio - aggiunge il sindaco - non conosco le ultime novità». E al sindaco di Porto Cesareo si rivolge anche Legambiente chiedendogli di portare avanti con coraggio un piano di risanamento della costa che non ha eguali in tutta la provincia di Lecce. L'ecologista Maurizio Manna: «Ora non deve fermarsi».