ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MESAGGERO Venerdì 3 maggio 2002



Varato il nuovo esecutivo di An

 

Vecchi e nuovi colonnelli ecco la squadra di Fini


ROMA — Un vertice in via della Scrofa ed ecco scodellato il nuovo vertice di An: venticinque dirigenti che formano l’esecutivo nazionale del partito. All’insegna della gestione collegiale, il nuovo esecutivo contiene tutte le anime del partito. Il via libera di Gianfranco Fini ha suggellato l’intesa tra le correnti. La decisione è stata presa dal presidente del partito dopo un incontro in via della Scrofa con i massimi dirigenti della destra. Il vertice era stato preceduta da un precedente summit il 22 aprile scorso. In quell’occasione, Fini aveva confermato ai capicorrente la non opportunità di nominare un coordinatore, eventualità peraltro che Fini aveva escluso da mesi.

L'esecutivo è composto da due gruppi di dirigenti. I cosiddetti "canonici" (nominati in funzione della loro carica e del loro peso storico) e i "laici", cioè le new entry. Del primo gruppo fanno parte Domenico Fisichella e Publio Fiori (vicepresidenti di Senato e Camera), Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Altero Matteoli, Mirko Tremaglia, Mario Baldassarri, Ugo Martinat e Adolfo Urso (ministri e viceministri); i capigruppo al Parlamento europeo Cristiana Muscardini e quelli di Camera e Senato, Ignazio La Russa e Domenico Nania e il "governatore" del Lazio, Francesco Storace. A questi vanno aggiunti Donato Lamorte (capo della segreteria politica di An), Mario Landolfi (portavoce), Gustavo Selva (presidente della commissione Esteri della Camera), Alfredo Mantovano (sottosegretario all’Interno) e Franco Pontone (segretario amministrativo), oltre a sei "esordienti": Pasquale Viespoli, Carmelo Briguglio, Salvatore Tatarella, Italo Bocchino, Roberto Menia e Nino Sospiri.

Fini ha anche nominato i nuovi responsabili dei dipartimenti. Lamorte guiderà l’organizzazione; Mantovano i problemi dello Stato; Viespoli il dipartimento soci-economico, mentre a tenere i rapporti con gli amministratori locali ci penseranno Briguglio e Bocchino. Tatarella si occuperà delle iniziative per il Mezzogiorno, Sospiri della propaganda e Selva della consulta etico-religiosa. Quanto alla direzione, verrà nominata dall’Assemblea nazionale che si terrà dopo le amministrative. Per il prossimo autunno, infine, il partito ha deciso di tenere una conferenza organizzativa.


 

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