ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO Martedì 2 aprile 2002

di CARLO MERCURI

Dopo le segnalazioni dei giorni scorsi di 15 mila immigranti diretti verso l’Italia, le nostre unità controllano il Mediterraneo

 

“Lisa Star” braccata dalla Marina
Clandestini, la nave al largo di Creta. Sbarco in gommone a Lampedusa


 

ROMA - E’ forte il timore che la motonave "Lisa star", battente bandiera delle Isole Tonga, ripercorra la rotta del mercantile "Monica", anch’esso battente bandiera delle Tonga, e sbarchi sulle coste italiane centinaia di profughi imbarcati da chissà quale porto (furono 928 i curdi sbarcati in Sicilia, il 18 marzo scorso). Per questo motivo la fregata "Grecale" della Marina militare italiana sta "ombreggiando" (cioè seguendo senza farsi vedere) la motonave delle Tonga.

Il viaggio della "Lisa star" è infatti un tantino "sospetto". La nave, con un equipaggio formato da nove pakistani, si è fermata qualche giorno fa a Port Said, in Egitto, per un’avaria. Il comandante ha affermato di portare un carico di pezzi meccanici di ricambio e di macchinari di vario tipo. Sembra che la polizia portuale egiziana, salita a bordo per un controllo, abbia di fatto constatato la veridicità di quanto detto dal comandante del cargo. Il quale, tuttavia, riparata l’avaria, ha dichiarato in un primo tempo di essere diretto a Durazzo, in Albania. Poi, partito sabato sera da Port Said, ha invece cambiato destinazione dicendo di dirigersi verso il Pireo, in Grecia. Attualmente il mercantile sta navigando a velocità ridotta, 8-9 nodi, a sud di Creta, a circa 70 miglia dalla costa. In ogni caso, l’unità militare italiana lo sta tenendo d’occhio: se allargasse troppo la rotta vorrebbe dire che il "Lisa star" non dirige neanche sul Pireo ma da qualche altra parte. Il dispositivo aero-navale italiano è comunque in stato di allerta. Oltre al "Grecale", c’è un pattugliatore lungo le coste calabro-joniche, due navi pronte ad Augusta (di cui una in allertamento massimo) e una a Taranto. Ancora prive di riscontro risultano invece le segnalazioni provenienti dalla Turchia di altre imbarcazioni sospette, con migliaia di clandestini a bordo, dirette forse in Italia, in attesa di transitare per il Canale di Suez o che lo avrebbero superato.

Ieri, intanto, altri 34 clandestini, probabilmente nordafricani, sono sbarcati a Cala Galera, sull’isola di Lampedusa. Gli immigrati sono giunti sull’isola a bordo di un gommone di otto metri con motore fuoribordo. Dopo lo sbarco sono stati fermati dai carabinieri che sono impegnati a identificarli: sono tutti maschi e maggiorenni. Oggi saranno portati al Centro di prima accoglienza di Agrigento.

Qualche divergenza di opinioni si registra nella maggioranza a proposito della legge sull’immigrazione. Roberto Calderoli (Lega Nord), vice presidente del Senato, afferma che «il ministro Giovanardi sbaglia i tempi nell’affrontare il problema immigrazione». Il ministro aveva parlato di «disponibilità a un confronto costruttivo con l’opposizione». E sulla possibilità di qualche modifica alla legge, ventilata da parlamentari di Forza Italia, il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha affermato che «bisogna andarci cauti. La legge, se cambierà, cambierà pochissimo».

 

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