ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il manifesto
(Sezione: Politica    Pag. 8    )
Sabato 26 ottobre 2002

ANGELO MASTRANDREA


Il governo all'attacco del Forum

Botta e risposta Il centrodestra chiede lo spostamento del Social forum da Firenze. Violante: esponenti del governo alimentano tensioni. Martini: si assumano le loro responsabilità


 

Alla vigilia del dibattito parlamentare sul Forum sociale europeo di Firenze, previsto per martedì, il centrosinistra risponde all'offensiva della maggioranza. Il presidente dei deputati Ds Luciano Violante non usa infatti mezzi termini contro i sottosegretari all'interno Margherita Boniver e Alfredo Mantovano: «Alcuni esponenti del governo stanno alimentando in queste ore tensioni e paure sul Social forum di Firenze con dichiarazioni del tutto avventate, delle quali riteniamo responsabile l'intero governo». In particolare, Mantovano aveva scaricato ogni responsabilità riguardo al Forum sul presidente della Toscana e sul sindaco di Firenze, dicendo che «forse si poteva evitare di arrivare in queste condizioni a questo appuntamento. Patiamo decisioni non del tutto provvide prese da altri». Poi, interrogato sull'ipotesi di slittamento del Fse, aveva sibillinamente risposto che «il ministro ha sollecitato un approfondimento, ora è il momento del parlamento», non placando le voci che vorrebbero il ministro Pisanu affermare martedì alla camera che il governo non sarebbe in grado di garantire la sicurezza e una parte della maggioranza presentare una risoluzione sul rinvio, questa volta da sottoporre al voto in aula.

A dargli manforte il forzitaliota Antonio Tajani («se c'è il rischio che Firenze possa finire nelle mani dei black bloc, mi auguro che possa esserci anche un intervento da parte del parlamento che vada in una direzione diversa da quella presa fino a questo momento») e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Paolo Bonaiuti, che in un'intervista al quotidiano Libero ha affermato che «il diritto a celebrare il Social forum non viene meno se si svolge altrove». Anche il ministro per le politiche comunitarie Rocco Buttiglione va all'attacco degli enti locali: «Se il sindaco di Firenze vuole che il Social forum si faccia va bene, ma si assuma le sue responsabilità». Accuse respinte al mittente dal diretto interessato, che ha scritto direttamente a Berlusconi per chiedergli le intenzioni del governo. «E' stato affermato (da alcuni esponenti locali del centrodestra, ndr) che il 5 novembre, alla vigilia del Social forum, sarà consegnato al presidente del consiglio un documento contrario a questo avvenimento e si è pubblicamente indicata la mia persona come responsabile di eventuali danni, disordini e incidenti. (...) Auspico che il governo affronti e discuta la questione al di là del dibattito parlamentare e assuma decisioni chiare sulla base dei principi fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione», scrive Domenici.

Chi non usa mezzi termini è il presidente della regione Claudio Martini: «Il governo non può restare in mezzo al guado. Se ci sono "elementi tali da..." (riferito a Buttiglione, ndr) lo dica e si assuma interamente la responsabilità di adottare le decisioni di sua competenza. Naturalmente si assuma anche l'onere di garantire l'ordine pubblico a Firenze dopo che avrà preso queste decisioni». E ancora: «Credo che lo svolgimento del Social forum, per le notizie che abbiamo noi a Firenze, sia governabile e nelle condizioni di poter essere svolto. Considererei un elemento di seria preoccupazione culturale e democratica se si dicesse che non ci sono le condizioni per lo svolgimento dell'evento perché il 98% pacifico del movimento non può riunirsi né a Firenze né altrove, né adesso né dopo, perché non ci sono le condizioni da parte dello stato italiano e dei governi europei per neutralizzare e fermare un'esigua minoranza del movimento». Poi l'appello alla Rai, a Mediaset, a La7 e a tutta la stampa: «A pochi giorni ormai dall'inizio dell'incontro, si facciano parlare i tanti e diversi veri protagonisti, si dia spazio all'agenda dei temi, si faccia un'informazione completa. Questo non solo gioverebbe alla completezza dell'informazione, ma sarebbe anche un contributo ad uno svolgimento pacifico del forum».


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