ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su il manifesto
(Sezione:    Pag.     )
Mercoledì 26 Febbraio 2003

F. L. - M. M.

 

Lunardi contestato

Venezia, i pacifisti invadono l'Alta velocità


TRIESTE No alla militarizzazione delle ferrovie italiane, no ai treni della morte, no alla guerra. Un centinaio di Disobbedienti, guidati da Luca Casarini hanno così pacificamente «invaso» ieri mattina la piccola stazione di Dolo (Padova) dove era in programma l'apertura del cantiere dell' Alta Velocità sulla linea Padova-Venzia, alla presenza del ministro Lunardi, dell' amministratore di Fs, Cimoli, e del presidente del Veneto Galan. Guardati a vista da alcune centinaia di carabinieri e celerini, i Disobbedienti, accompagnati dai componenti del comitato «No al Passante di Mestre- chi semina strade raccoglie traffico»- hanno inalberato striscioni contro la global war e i treni «armati», scandendo slogan. C'è stata anche qualche scaramuccia, sono volati colpi di manganello. Poi tutto è rientrato, anche il rallentamento del traffico ferroviario che per alcune ore ha creato disagi ai viaggiatori.

«Siamo venuti a rovinare la festa - ha detto Casarini - che avevano allestito Cimoli, Lunardi e Berlusconi, la cui assenza credo che sia una chiara dimostrazione di debolezza».

«Dietro questa immagine di nuovo e di pulito bisogna far emergere - ha detto Casarini - l'immagine vera, quella del trasporto di armi attraverso le ferrovie dello Stato per una guerra che provocherà l'80% di vittime civili». Casarini ha rilevato che la protesta è «contro le Ferrovie dello Stato e per mandare a casa questo governo che ha violato tutti gli articoli della Costituzione, specialmente l'11, e non ha mai discusso in Parlamento il permesso di transito». Nel frattempo, all'interno delle tensostrutture allestite da Fs si dava l'avvio al nuovo cantiere, alla presenza anche di alcuni consiglieri comunali della Margherita del comune di Vigonovo (Venezia) che indossavano la bandiera della pace a mo' di sciarpa. Una bella festa per Lunardi e Fs e Galan. Stigmatizzati i blocchi, condannata l'illegaltà.

Casarini, impegnato nell'organizzazione della giornata di mobilitazione di oggi si è rivolto al sottosegretario Mantovano rilevando che anche i Disobbedienti hanno il loro piano B e questo a proposito dell'ipotesi di far transitare i treni con le armi non più' attraverso l'Italia, ma per via terra attraverso l'ex Jugoslavia fino alla Turchia. «Si tratterebbe dei 20 convogli che - ha ricordato Casarini - non sono partiti grazie alle manifestazioni di questi giorni, e per i quali vi sarebbe comunque il problema di un blocco nei porti di imbarco dei materiali». Il leader dei disobbedienti ha detto che, in vista del piano B, il movimento si sta già organizzando con i compagni sloveni e croati per iniziative simili a quelle fatte in Italia.

«Domani - ha affermato Casarini - sarà una giornata nazionale di protesta e disobbedienza , saremo sui binari da qui a Pisa, saremo in centinaia e bloccheremo con i nostri corpi il passaggio dei treni delle armi».


 

vedi i precedenti interventi