ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Liberazione Mercoledì 15 maggio 2002




Accompagnamento coatto e navi da guerra contro i migranti approvati in prima lettura. In aula l'indignazione delle opposizioni

Migranti, il respingimento è legge


Dopo una tempestosa seduta, la Camera dei deputati ha approvato ieri in prima lettura il disegno di legge di conversione del decreto legge sulle "misure di contrasto all'immigrazione clandestina e le garanzie per i soggetti colpiti da provvedimenti di accompagnamento alla frontiera". Si tratta del decreto che autorizza la distruzione delle cosiddette "carrette del mare" sequestrate ai trafficanti di immigrati e soprattutto prevede il pronunciamento dell'autorità giurisdizionale anche per le espulsioni dei clandestini in via amministrativa, con accompagnamento coatto alla frontiera. Misure che hanno provocato le proteste indignate delle opposizioni e duri scontri all'interno dell'aula di Montecitorio, cominciati quando il diessino Antonio Soda ha apostrofato il sottosegretario all'Interno (con delega all'immigrazione) Alfredo Mantovano, dandogli dell'«avvocaticchio». Dai banchi del centrodestra è esplosa la contestazione con urla e insulti. Il capogruppo di Rifondazione comunista Franco Giordano ha accusato il centrodestra di «cori che non fanno onore al Parlamento» (i deputati della maggioranza, racconta Giordano, hanno urlato "scemi, scemi" all'indirizzo dei parlamentari dell'opposizione). Fiori ha poi richiamato Giovanni Russo Spena, del Prc, per aver lanciato carte e documenti all'indirizzo dei parlamentari del centrodestra: «Queste misure sono misure gravissime - ha spiegato Russo Spena - perché di fatto anticipano alcuni dei contenuti xenofobi e razzisti della Bossi-Fini. Per quanto riguarda poi le misure relative all'espulsione e all'accompagnamento alla frontiera, poi, si instaura un doppio regime di giurisdizione, un trattamento differenziato tra italiani e immigrati. E questo è incostituzionale».

Intanto sulla legge Bossi-Fini è sempre scontro all'interno della maggioranza. Sempre più netta è infatti la diversità di posizioni tra Lega e An da una parte e Udc dall'altra. Questa volta i centristi hanno infatti presentato un emendamento per un ampliamento delle categorie di lavoratori extracomunitari da regolarizzare, oltre a colf e badanti. Proposta di modifica che porta la firma del presidente delle Attività produttive, Antonio Tabacci. Immediato il no rabbioso della Lega che questa volta ha avuto dalla sua parte anche il vicepresidente del consiglio Gianfranco Fini altre volte più tiepido davanti alle mosse dell'Udc. Il Comitato dei nove della Commissione Affari costituzionali, che sta preparando il ddl per l'aula, esaminerà oggi l'articolo 29 sulla sanatoria. Ma la Lega ha già detto che voterà "no" e che è pronta a rimettere in ballo tutti gli accordi raggiunti, primo fra tutti quello su colf e badanti.

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