ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL GIORNALE DI SICILIA
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Sabato 6 marzo 2004

A. Caf

Il rappresentante del ministero degli Interni lancia l'allarme per la diminuzione dei commercianti che seganalano alle istituizoni di essere vittime di «taglieggiamenti»

 

 Racket, il sottosegretario Mantovano «Troppi attentati e poche denunce»

 


Aumento degli attentati contro imprenditori ma meno denunce: il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano,lancia l'allarme racket in provincia quando ieri mattina nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza ha chiuso il suo tor iniziato a Giardini Naxos passando per Capo d'Orlando e chiudendo la Visita nel capoluogo.

L'occasione era il dibattito pubblico con gli studenti di "La Farina", "Ainis", del liceo scientifico di Capo d'Orlando, dell'istituto "Medi" di Barcellona, organizzato dalle associazioni antiracket e antiusura Asam di Clelia Fiore, Acio di Brolo del presidente Franco Messina e dalla federazione nnazionale antiracket del presidente Tano Grasso.

«Le denunce degli imprenditori sono in calo in provincia - ha sostenuto Mantovano - a fronte di un aumento degli attentati intimidatori. Questo fa ritenere che la criminalità organizzata continua a inquinare notevolmente lo sviluppo economico della sicilia orientaie mantenendo il clima di intimidazione tra le aziende. Dico agli imprenditori che denunciare non è un salto nel vuoto - ha continuato il sottosegretario - ma la fine dei soprusi», Sicuramente di diverso avviso Enzo Losicco che ha denunclatò anni fa gli estortori ma da testimone di giustizia chiede allo Stato un aiuto maggiore. Il commissario straordinario antiracket, Carlo Ferrigno ha segnalato come il Governo, dal '99 a oggi, ha erogato 55 milioni di euro a favore degli imprenditori "taglieggiati" mentre i testimoni di giustizia sono passati da 14 di 2 anni fa ai 54 di oggi.

Parole per sollecitare una lotta maggiore contro la mafia sono arrivate dal rettore Gaetano Silvestri mentre in prima fila, assenti il commissario del Comune, Bruno Sbordone, e il presidente della Provincia, Salvatore Leonardi, c'erano il procutatore capo Luigi Croce, il prefetto Slefano Scammacca, il questore Cristofaro La Corte e i ccmandanti provinciali di carabinieri e guardia di finaza Paolo Maria Ortolani e Mauro Lolli. «Bisogna avere fidacia nelle istituzioni», ha ricordato Grasso agli studenti presenti all'incontro. Ma l'indicazione principale scaturita dall'incontro COn i ragazzi è che sia innanzitutto l'aiuto dello Stato e delle forze dell'ordine da ricercare contro la criminalità organizzata.


    

 

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