ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GIORNALE DI SICILIA
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Venerdì 5 marzo 2004

MAURIZIO CIADAMIDA

Il sotosegretario agli Interni, Mantovano incontra le associazioni

 

 Antiracket in Sicilia, vertice a Catania A Palermo pagano pure gli ambulanti

 


CATANIA - «Nella lotta al racket delle storsioni ci sono luci e ombre,l ed io comincero ad elecare le cose positive». Comincia così, partendo dalle lici dell'antimafia, l'intervento del sottosegretario all' Alfredo Mantovano, alla conferenza delle associazioni antiracket siciliane promosso dalla Federazione antiusura e antiracket italiane (Fai) in collaborazione con l'associazione antiestorsione catanese Libero Grassi e svoltosi, ieri mattina la Museo diocesano di piazza Duomo di Catania,presidiato per l'occasione da decine di poliziotti.

«TRa gli aspetti positivi degli ultimi anni di lotta alla mafia - spiega alla platea il sottosegretario - c'è da ricordare che la cattura dei latitanti continua senza sosta, così come la confisca dei beni mafiosi. La nuova legge sui colaboratori di giustizia ha fatto di che dai quattordici collaboratori del 2001 si è arrivati a 54 di oggi di cui 7 hanno deciso di non cambiare località di residenza dopo l'inizio del programma di protezione. Un segnale importante - sottolinea Mantovano che significa che chi decide di collaborare non ha più paura e non ha voglia di farsi sradicare dal proprioo territorio.

Insieme al sottosegretario a fare un bilancio delle attività antiusura ci sono il nuovo commissario antiracket Carlo Ferigno ed il coordinatore del movimento nazionale antiracket TAno Grasso. Il quadro in chiaro scuaro dipinto in cifre da Mantovano, Grasso e Ferigno disegna una mappa dell'estenzione che ha facce diverse dapraovincia a provincia, e se a Palermo la sensazione di Tano Grasso è che «si è tornati indietro agli anni Ottanta quando il pizzo era considerato un costo di produzione fisso, e se non si mette mano al più presto ad un alegge anatiracket seria noi dell'associazione rischiamo di rimanre come dei pasticcieri in una comunità di diabetici». A CAtania le denunce sono in calo del 50%, riferisce Mantovano «ma so leggere i numeri e so che il calo di denunce, specie se accoppiato all'aumento dgli attentati incendiari, in questo caso non significa automaticamente clo delle estorsioni ma semmai il contrario». A frotografare la situaizone delle estensioni che trae all'impennata dellle intimidazioni mafiose, la notizia che a Palermo la strategia è di pagare poco ma pagare tutti, ambulanti compresi. E nel siracusano parla per tutti la drammatica testimonianza di un imprenditore che negli ultimi due anni ha visto andare in fumo il suo locale per due volte. «La prima volta ho denunciato il tentativo di estorsione e mandato in galera dei malvimenti, tre mesi dopo hanno distrutto il locale per la prima volta, poi dopo che è arrivato il risarcimento dello Stato la ricostruzione del locale hanno appiccato il fuoco per seconda volta e da allora vivo in un incubo.»


    

 

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