da Roma

"Demagogia. Mi creda, quella della sinistra è pura demagogia". Alfredo Mantovano, sottosegretario di An agli Interni contesta pacato l'avversione alla nuova legge sull'immigrazione da parte delle opposizioni. E a sorpresa fa balenare un sospetto: che dietro il loro no ci siano interessi messi in discussione. Come, e forse soprattutto, la figura dello "sponsor", e cioè la figura creata dalla Turco-Napolitano che garantiva una sistemazione per l'immigrato, il quale poteva così varcare i nostri conilni. "Sa cosa abbiamo scoperto? - rivela Mantovano tirando fuori di tasca un foglio con sigle e cifre - Che gli sponsor dell'ultima ondata erano... immigrati al 60%!". Possibile? I dati stanno li a dimostrarIo: ai 6.000 e passa sponsor italiani, seguono ben 4.011 "garanti" marocchini, 1.097 cinesi, 548 pakistani, 496 indiani, 470 cittadini del Bangladesh, 450 di Ceylon evia di seguito. "il dato che ci ha convinto che bisognava eliminare lo sponsor", nota Mantovano, snocciolando cifre e nazionalità. "Quella norma della Turco-Napolitano era diventato un perfetto strumento per gli stranieri che volevano far venire altri stranieri...

Niente a che fare, naturalmente, col riconglungimento familiare...
"Assolutamente. Erano immigrati che ne chiamavano altri. Le procedure per il ricongiungimento erano ben diverse. No: qui ci siamo trovati davanti a un fenomeno allarmante".

Che intende dire, Mantovano?
"Ci siamo chiesti perché mai dei cinesi dovevano chiamare tanti cormazionali. Le cronache giornaliere ce l'hanno chiarito, no? Ù gente chiamata per lavorare non con regolari contratti, ma per essere sfruttata. Pensi poi alle griffe contraffatte... ".

Scusi, ma tutta la polemica che si agita ancora sul bisogno delle nostre aziende di manodopera...?
"Appunto. Tra gli sponsor c'erano pochissime aziende. Basti pensare che tra gli italiani, il massimo delle richieste era della Caritas e delle Aci...

Le risulta che per ogni pratica sbrigata, lo Stato dovesse poi fornire un finaimamento?
"Questo non lo so, nel caso della Caritas non mi sento di sostenerlo. Ma come vede non c'è ragione di polemica: lo sponsor fischiava di essere solo un volano di affari poco chiari".

E dunque, si cambia.
"Già: d'ora in poi chi vuole offrire del lavoro a chi conosce all'estero, deve presentarsi alle prefetture e fornime il nominativo. Questi a sua volta, troverà il contratto di lavoro nella nostra ambasciata nel suo paese".

Può essere ima tattica valida per tomitori o fabbri. Ma se un italiano cerca una domesti ca o una badante?
"Ci sono associazioni di volontariato che forniranno un elenco di persone interessate a quel lavoro. Quel che è sicuro è che si cambia, e radicalmente: d'orampoi tutti quelli che arrivano dovranno essere compresi nel decreto annuale sui tfussi diramato dalla presidenza del consiglio".

Per quest'anno, quando si conosceranno le cifre?
"Se la legge si vara entro giugno, penso che a settembre saremo in grado di dare 11 via. E da quella data, chi non sarà in regola avrà l'espulsione con accompagnamento alla frontiera e non più, come aweniva con la Turco-Napolitano, solo l'intimazione. E poi c'è l'articolo i della nuova legge che mi sembra importante".

Vale a dire?
"Che d'ora in poli nostri progranuni di cooperazione ai paesi sottosviluppati si legheranno alla loro capacità di bloccare le carrette del mare nella corsa alle nostre coste".

Intanto c'è polemica per l'ultima sanatorla alle viste...
"Nessuna sanatoria. Quella che abbiamo deciso per domestiche e badanti è una regolarizzazione, che va pagata in salan e contributi. E infatti a chi dice che saranno circa 70-8Omila le richieste, rispondo che sono cifre che vanno prese con le pinze. Anche se mi auguro che molte di queste persone escano decisamente allo scoperto. Altrimenti, anche per loro, sarà espulsione".