ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  Paesi e  Paesi Pag.    93)
Martedì 02 marzo 2004

r.f.

Il sottosegretario Alfredo Mantovano bacchetta il primo cittadino: «E' stato riconvocato in prefettura ma, ancora una volta, non ha portato i documenti»

 «Porto Cesareo, va ripristinata la legalità»

Accuse al sindaco Fanizza: «Ci dia la possibilità di continuare con le demolizioni»


 

PORTO CESAREO «Ognuno deve svolgere fino in fondo la sua parte e il sindaco di Porto Cesareo ci deve mettere nelle condizioni di eseguire gli abbattimenti». Il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene ancora una volta sul caso delle demolizioni. Adesso critica i ritardi del primo cittadino Luigi Fanizza. «Il sindaco ha preso quest'iniziativa dieci giorni fa senza dare un congruo preavviso alla Prefettura e quindi senza consentire una copertura di forza di polizia che avrebbe evitato qualsiasi incidente - spiega il sottosegretario all'Interno - Adesso, però, siamo all'estremo opposto: non sta mettendo a disposizione quella documentazione che è indispensabile per effettuare le demolizioni e che ci permetterebbe di farlo anche in dieci giorni. E' vero che il primo cittadino è stato colpito da un lutto: tutti ne siamo addolorati ed abbiamo atteso. Questa mattina (ieri ndr), però, per l'ennesima volta è stato convocato in Prefettura e non ha portato i documenti». Ha cambiato idea? «Non voglio dire questo - conclude il sottosegretario - Noi di certo non l'abbiamo fatto: è indispensabile continuare, per ripristinare una legalità violata. E il sindaco deve metterci nelle condizioni di farlo». Le dichiarazioni di Mantovano riaccendono il dibattito. E il Consiglio dell'unione di Comuni, riunitosi ieri sera, ha rivelato un'altra faccia: quella dell'imbarazzo e della perplessità nei confronti della sortita di Alfredo Mantovano.

Antonio Greco, già sindaco di Veglie, è stato quello che sembra aver centrato il problema più di tutti evidenziando come mai in questo momento sarebbe opportuno che «le istituzioni si schierassero accanto alle istituzioni» senza creare pericolose fratture che possono solo incrinare i risultati ottenuti fino ad ora. Una critica, dunque, al sottosegretario che non è stata sposata in pieno da Luigi Fanizza, che ha preferito la via diplomatica: «Io, per adesso, spengo le polemiche - ha detto - e rispondo nel mio piccolo con i fatti; quel che la legge mi consentiva di demolire io ho demolito. Avevo 33 mila euro da utilizzare - ha concluso il sindaco - e ora ne ho chiesti altri 100mila in prestito per continuare le demolizioni. Del resto non avrei mai avuto le risorse per pagare quanto mi chiedeva invece il Genio militare».

Nel corso della riunione dell'Union 3, Raffaele Sambati, ex sindaco di Porto Cesareo, ha invocato una soluzione, quella della «Libertà vigilata». Lo ha fatto durante la riunione che si è svolta nella scuola «Don Rua» con un unico argomento: l'abusivismo. Secondo Sambati, sarebbe opportuno che, in ottemperanza ad una recente legge regionale, venisse costituita una commissione intercomunale, anche solo consultiva, per la redazione del Piano regolatore cesarino. «Ciò - dice - per limitare la sovranità del Comune di Porto Cesareo sulla gestione urbanistica del territorio e consentire una reale tutela dello stesso da parte di chi ha interessi concreti perché la salvaguardia di dune, spiagge, paesaggio e accessi al mare sia finalmente realtà». Da registrare i tanti interventi di Achille Villani Miglietta, Rocco Durante, Giovanni Polimeno.


    

 

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