ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA   di   LECCE   Pag.   78  )
Mercoledì 24 dicembre 2003

 

Mantovano spiega luci ed ombre della lotta alla criminalità, unico dato positivo per Lecce nella classifica della qualità della vita

 

«Il Salento cresce grazie alla sicurezza»

Gli omicidi sono scesi da undici a tre. In decremento pure i furti, ma aumentano le rapine
«Resta grave il fenomeno delle truffe con la 488 e degli illeciti commessi con gli appalti»


 

«La lotta per la sicurezza e l'ordine pubblico ci salva nella classifica della qualità della vita. Ma questo non mi consola. Ancora c'è tanto da migliorare». Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano passa ai raggi x la situazione sicurezza nel Salento, unico "picco" di merito nel dossier annuale del "Sole-24 Ore" che colloca il Leccese al 93° posto, sette gradini più basso del 2002. «Certamente la voce sicurezza ha contribuito a non farci precipitare ancora più in basso - considera Mantovano - anche se sarebbe interessante vedere quali parametri sono stati presi in considerazione». Comunque, i risultati ci sono stati. «Nei primi undici mesi del 2003 presi in considerazione - ricorda - gli omicidi sono stati tre in tutta la provincia a fronte degli undici del 2002 e degli otto del 2001.

Ci sono altre voci positive, per esempio riguardanti il decremento di furti e scippi. Ma accanto alle luci ci sono le ombre. Continua ad essere alto, anzi in incremento, il numero delle rapine, in particolare negli istituti finanziari - spiega Mantovano - mentre tra le voci da decifrare c'è quella relativa alle estorsioni.

Qui il dato è sostanzialmente stabile, con 49 denunce a fronte di 50; però, trattandosi di un fenomeno sommerso la stabilità del dato non è indicativa. Quello che certamente si può dire, è che vi è stato un trend positivo se ci si ricorda che l'anno è cominciato con lo sconcerto per l'omicidio di Antonio Fiorentino in città. L'azione giudiziaria e delle forze di polizia è stata immediata ed ha consentito non soltanto di completare un lavoro che era in corso da tantissimo tempo con la cattura di Filippo Cerfeda, ma anche di chiarire una serie di fatti criminali accaduti negli ultimi anni. E' chiaro che per mantenere positivo questo trend e risolvere quelle voci critiche che ancora ci sono, c'è bisogno di maggiore collaborazione da parte della gente, di rafforzare il coordinamento anche tra le forze preposte al controllo del territorio, a cominciare dalle polizie municipali per continuare con gli istituti di vigilanza. Da questo punto di vista, può darsi che si ricavi qualche vantaggio da alcuni lavori parlamentari riguardanti la legge sulla vigilanza privata che attribuirà a questi istituti nuovi compiti, dal controllo esterno ai palazzi di Giustizia, alla vigilanza interna agli stadi, a quella esterna dei centri per gli immigrati». Tra i dati positivi Mantovano annovera l'azzeramento dell'immigrazione clandestina. Viceversa, è aumentato il traffico di droga, soprattutto di eroina e di cocaina, mentre i derivati della cannabis e della marijuana hanno subìto una regressione. «Non c'è da immaginare omissioni perché stroncare questo tipo di traffico è un po' più difficile», considera il sottosegretario. «Quindi va aumentata la collaborazione, anche con strumenti che consentano questa identificazione.

In una prospettiva di prevenzione ampia, sono state poste quest'anno delle basi interessanti; penso sia all'utilizzo ancora più ampio dei cosiddetti Pon sicurezza, vale a dire i fondi dell'Unione europea per l'incremento della sicurezza sul territorio, di cui il progetto pilota "Grottella" è l'esempio più significativo. E poi va data attuazione ad alcuni protocolli che sono stati sottoscritti in Prefettura: quello in funzione antirapina con l'Abi e quello per la prevenzione dell'usura e del racket. Ma quando si fa un bilancio sulla sicurezza del territorio - prosegue Mantovano - è opportuno prendere in considerazione non soltanto la criminalità in senso stretto, ma anche quell'area di illiceità che non ha effetti immediati e dirompenti ma non per questo non danneggia il territorio. La quantità di truffe realizzate aggirando o strumentalizzando i meccanismi della legge 488, come per altri versi l'alterazione dei meccanismi di assegnazione degli appalti, segnalano aspetti che meriterebbero più attenzione.

Credo che le varie categorie interessate da queste anomalie dovrebbero riflettere, perché purtroppo non si tratta di un singolo caso isolato ma di un fenomeno che ha una certa consistenza». Infine, Mantovano vuole evitare riflessioni sulle presunte infiltrazioni mafiose nella cosa pubblica. «Per quel che riguarda Lecce al momento ci sono solo elementi d'indagine rispetto ai quali ciò che è emerso è solo una parte, dalle intercettazioni telefoniche alle deposizioni dei collaboratori di giustizia. Il quadro è incompleto. Per capire che cosa succede o che cosa è successo conviene attendere l'esito delle indagini».

 

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