ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA DI LECCE   Pag.   74   )
Sabato 22 Febbraio 2003

Toti Bellone

La Commissione parlamentare antimafia lascia il Salento, non senza un'amara rivelazione

Torna la paura alla Sgm

Bottiglia incendiaria nella villa del commercialista Totisco


La Sgm, la Società mista Comune-privati, che in città gestisce rimozione coatta, parcheggi ed autobus urbani, di nuovo nel mirino dei malviventi. Una bottiglia incendiaria è stata lanciata due notti fa nel giardino della villa ubicata sulla via per San Pietro in Lama, di proprietà del commercialista Fioravante Totisco, che della Sgm è uno dei componenti del Consiglio di aministrazione.

A scoprire l'attentato è stato lo stesso professionista, allorché ha fatto per uscire da casa per accompagnare i figli a scuola. «Quella bottiglia, una bottiglia di birra che puzzava di benzina - ha dichiarato Totisco -, si trovava poco distante dalla vetrata in vetrocemento contro cui, lo scorso giugno, erano stati sparati sei colpi di pistola. Ho allertato la polizia, che è venuta a prenderla ed ha avviato le indagini». La notizia del nuovo attentato è stata riferita ieri in Prefettura durante la conferenza stampa che il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Roberto Centaro, ha tenuto a conclusione della tre-giorni di audizioni. Parlando della Sgm, ed in particolare del pericolo di infiltrazioini mafiose nelle aziende e nei grossi comparti commerciali quale quello di Cavallino, il parlamentare aveva parlato di due attentati. Ma quest'ultimo si è rivelato poi essere quello contro il comandante dei Vigili urbani di Lizzanello, di cui riferiamo più sotto.

Pur tuttavia, la svista ha come sottolineato il clima non certo tranquillo che in fatto di aggressione della malavita è stato chiaramente avvertito anche dall'Antimafia.
«Non siamo al livello di quelle realtà quale la calabrese, dove gli affidamenti degli appalti pubblici vengono pianificati a tavolino tra imprenditori e mafiosi - ha sottolineato Centaro - ma è innegabile che il fenomeno debba essere tenuto sotto controllo col concorso di tutti».

Ed a proposito di appalti, il «capo» della Commissione inviata dal Parlamento per radiografare lo stato di salute delle diverse realtà regionali, ha ricordato la bontà dell'iniziativa del sottosegretario Alfredo Mantovano, che per snidare i «cartelli» di imprese che giocando al ribasso fanno incetta di appalti, attraverso le Prefetture ha invitato le amministrazioni comunali e gli altri Enti a segnalare tutti i casi anomali ed a fornire informazioni scritte sugli appalti datati 2001 e 2002. Durante le audizioni con i rappresentanti delle attività produttive e dei sindacati, inoltre, è stato sollevato l'altro preoccupante allarme che riguarda i taglieggiamenti e le intimidazioni che, rivolte anche agli imprenditori agricoli, contribuiscono a marcare il divario economico tra Nord e Sud, per altro accentuato dalla politica dei crediti «in ordine alla quale - ha aggiunto Centaro - è urgente un incontro con il governatore della Banca d'Italia, perché così com'è concepito, il credito non aiuta di certo lo sviluppo».

Facendosi infine portavoce di tutti i componenti della Commissione, il presidente Centaro ha concluso che «il bilancio della realtà salentina è un bilancio in chiaroscuro, dove sono più i chiari che gli scuri, perché la società civile, la politica, la magistratura e le forze dell'ordine, hanno saputo reagire all'aggressione della criminalità organizzata. Anche se per quanto riguarda gli scuri, l'azione diffusa del racket , l'usura, il riciclaggio del denaro sporco sempre più spesso investito per acquistare aziende sane, per non dire del traffico di droga accentuato dalla presenza delle cosche albanesi, non bisogna abbassare la guardia, ed anzi incidere sempre di più».


 

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