ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA DI POTENZA e  Pag.    50)
Lunedì 1 ottobre 2002



Illustrati i contenuti della nuova legge sulla presenza di extracomunitari

Un lavoro per gli immigrati
Le «tappe» della regolarizzazione. Pro e contro il piano


 

Potenza Si «punta a collegare la presenza degli immigrati sul territorio nazionale con un lavoro onesto, svolto con un contratto di lavoro»: così il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano ha sottolineato i termini della nuova legge sull'immigrazione. Lo ha fatto nel corso di un convegno organizzato a Bari dall' Ufficio Territoriale del Governo, per le regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Molise, nell'ambito delle iniziative promosse dall' Associazione nazionale Funzionari Amministrativi e Civili dell' Interno per la celebrazione del bicentenario della istituzione prefettizia.

Il convegno si è svolto nella sede della Cittadella della Guardia di Finanza e il tema scelto è stato proprio quello dell' immigrazione, degli aspetti normativi, istituzionali, demografici ed economici. I lavori sono stati moderati dall' ambasciatore Antonio Badini, direttore generale del ministero degli Esteri per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente. Vi hanno partecipato le autorità delle quattro Regioni interessate ed hanno relazionato, tra gli altri, il preside della facoltà di Scienze politiche dell' Università di Bari, Luigi Di Comite, e il prof.Oscar Garavello, docente di economia politica presso l' Università statale di Milano. Ai lavori partecipa anche il prefetto Anna Maria D' Ascenzo, Capo Dipartimento per le libertà civili e l' immigrazione.

«Non parliamo di sanatoria - ha precisato Mantovano - parliamo di regolarizzazione e allora c'è una bella differenza con la sanatoria che prende in considerazione esclusivamente la presenza sul territorio nazionale a una certa data, documentata anche con biglietti falsi, con certificati medici falsi, così come è accaduto dal '98 in poi a seguito della legge Turco-Napolitano». «Questa regolarizzazione - ha continuato - punta a far emergere il lavoro e non si limita a prendere in considerazione la presenza sul territorio nazionale ma la collega a un lavoro onesto che viene svolto e a un contratto di lavoro. Contratto di lavoro che sarà l' unico elemento da prendere in considerazione per far emergere quello che oggi è in nero». «Ci sono altre differenze - ha detto ancora Mantovano - tra questa regolarizzazione e le sanatorie del passato. Una di queste, che è interessante sottolineare, è che mentre in passato c' erano file interminabili davanti alle questure, oggi queste non esistono più perchè in virtù della convenzione con l' Ente Poste 14.000 uffici postali svolgono compiti che in passato svolgevano poco più di 100 questure e tutto questo comporterà dei dati che saranno trattati per via informatica e che poi confluiranno nelle prefetture e saranno di supporto anche per stilare i contratti di lavoro».

In precedenza il prefetto di Bari, Tommaso Blonda, aveva ricordato il motivo del tema scelto: «In oltre dieci anni (i primi sbarchi risalgono infatti al marzo del '91) la Puglia - ha sottolineato il prefetto - è stata più volte al centro dell' attenzione nazionale ed internazionale per eventi tragici, causati dalla crudeltà e dalla spregiudicatezza con la quale i traghettatori e i mercanti di uomini gestivano il traffico».


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