ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  CRONACHE  dal  NORD SALENTO   Pag. 94 )
Mercoledì 17 marzo 2004

mi.ro

trepuzzi Oggi riunione presso la Presidenza del Consiglio

 Omfesa, incontro a Roma

Trenitalia dovrebbe sciogliere le riserve e far sapere cosa intende fare


 

Trepuzzi Nuovo incontro oggi a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per decidere le sorti dell'Omfesa. Un incontro particolarmente atteso, carico di speranze ma anche di preoccupazioni. E' il secondo appuntamento, dopo il precedente rinvio del 9 marzo scorso, fra tutte le componenti del cosiddetto tavolo tecnico nazionale e composto dal coordinatore delegato dal governo, onorevole Gianfranco Borghini, dal sottosegretario Alfredo Mantovano, dalle parti sociali, dall'azienda, dal Comune di Trepuzzi, dalla Provincia , dalla Regione Puglia e da Trenitalia.

Ed è proprio da Trenitalia che, nel primo incontro di inizio anno, furono sollevate delle riserve sull'efficacia del sistema produttivo dell'azienda salentina, tanto da richiedere ulteriori tempi in attesa di un valido piano industriale. Ora dunque il momento delle decisioni per l'azienda e per i suoi 180 operai da diversi mesi in stato di agitazione. «Siamo preoccupati- sottolinea Biagio Malorgio, segretario generale della Cgil - Ci auguriamo che il nuovo incontro di Roma, dopo il precedente rinvio, serva davvero a stringere i tempi e nel contempo chiediamo che sia garantita la cassa integrazione e guadagni e sia messo in atto un valido piano industriale.

Confidiamo anche - conclude - sulle successive trattative con la Regione in vista dell'istituzione dell'Agenzia di trasporti regionali». Moderatamente ottimista il segretario generale provinciale della Cisl: « Le aspettative per una soluzione positiva e di ampio respiro sono forti - dichiara Franco Surano - A questo punto ci auguriamo davvero che tutti i soggetti chiamati a Roma abbiano svolto efficacemente la loro parte, ognuno secondo le proprie competenze per la definitiva soluzione di questa difficile vertenza».


    

 

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