ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PUGLIA E BASILICATA   Pag.   5  )
Martedì 18 Febbario 2003

Cristiana Cimmino

Incontro all'Anci con Mantovano

I Comuni entrano nei comitati per gli appalti


Bari La singolar tenzone si chiude qui ma gli sviluppi della vicenda sono tutti aperti. Finisce la polemica diretta tra l'Anci di Puglia e il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, con la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni ai comitati per il monitoraggio degli appalti, a Lecce e Brindisi, voluti ed istituiti , una decina di giorni fa, proprio dall'esponente governativo di Alleanza nazionale.

Pace fatta? Sarebbe più giusto parlare di tregua armata. Perché Mantovano, polemiche o non polemiche, sembra determinato a percorrere fino in fondo la strada della trasparenza degli appalti in Puglia. Per ora, i comitati, composti da un funzionario prefettizio, uno della Questura e ufficiali di Carabinieri e Guardia di Finanza, riguardano queste due province salentine. Ma alla domanda sulla possibilità di un'estensione, magari a Bari, dove gli appalti ghiotti e tentatori certo non mancano, e alle altre provincie pugliesi, Mantovano risponde: «Questo è soltanto l'inizio. Certo che espanderemo questa attività di monitoraggio, non soltanto in Puglia e nel Mezzogiorno, ma anche a livello nazionale».

Tanto che la Dia, la direzione nazionale antimafia, ha proposto al governo, che sta esaminando con interesse l'ipotesi, di istituire una sezione in ogni Prefettura per tenere sotto controllo la situazione degli appalti. Una decisione non è ancora stata presa, ma Mantovano appare molto ottimista. Una simile iniziativa sarebbe rivolta, in particolare, proprio al Sud, perché nelle regioni meridionali il fenomeno del racket e le infiltrazioni della malavita organizzata nella cosa pubblica appaiono, purtroppo, più diffusi che nel resto del Paese. Prima nella triste classifica risulta la Calabria, seguita da Sicilia e Campania, la Puglia si colloca al quarto posto. Ma il sottosegretario lascia intendere che la situazione rischia di peggiorare.

Ieri mattina, dunque, nella sede Anci di Bari, Mantovano ha trovato un'intesa con i Comuni: «Mettere insieme le potenzialità del territorio a cominciare dai Municipi - ha spiegato in una lunga riunione, chiesta dal vice-presidente dell'Anci, Michele Lamacchia - è nell'ottica di garantire sicurezza e trasparenza negli appalti pubblici, ad ampio spettro». I due gruppi di lavoro, a Lecce e Brindisi, hanno l'obbligo di far pervenire, entro il 28 febbraio, le documentazioni relative agli appalti di opere pubbliche il cui importo superi i 150mila euro, aggiudicati a partire dall'inizio del 2002. Ci vorrà tempo per sbrogliare anche soltanto queste due matasse.

Soddisfatti per la soluzione adottata ieri si sono detti i rappresentanti dell'Anci: «Noi - spiega Lamacchia - abbiamo voluto ribadire che i Comuni sono parte fondamentale dello Stato e non si sentono sotto inchiesta, hanno partecipato e mettono costantemente in opera azioni mirate a sconfiggere nei propri territori infiltrazioni criminose». E proprio un'immagine dei Comuni quali «luoghi di malaffare e di diffusa collusione con la malavita organizzata» che, secondo l'Anci, l'iniziativa di Mantovano avrebbe potuto evocare, era stata all'origine della ribellione dei Comuni. Comunque, l'iniziativa del sottosegretario ha scatenato ire a vari livelli istituzionali locali, da parte del presidente della Provincia di Lecce, Lorenzo Ria e persino dal presidente dell'Ordine degli ingegneri della stessa provincia, Paolo Stefanelli. Ma Mantovano va avanti dritto come un treno. E proprio a Stefanelli risponde per le rime: non sono affari degli ingegneri, a meno che...


 

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