ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  GAZZETTA di LECCE   Pag.   Page 75    )
Giovedì 11 Settembre 2003

e.t.

Confronto acceso nel partito. Il coordinatore dei Circoli Area «tifa» Tundo

Alleanza nazionale va alla conta

Intanto quattro presidenti di Circolo si schierano con Mantovano  



Mantovano, De Cristofaro o Tundo? In An «si fa la conta» dei relativi sostenitori. Intanto, Adriano Napoli, coordinatore provinciale dei circoli "Area-Destra sociale", precisa che nella riunione di lunedì sera convocata dal presidente provinciale Saverio Congedo sono emerse due scuole di pensiero: «Da una parte, Mantovano è del parere di far esprimere a Forza Italia il candidato alla presidenza della Provincia - dice - Dall'altra, Roberto Tundo che rivendica per An questa prerogativa». Napoli fa sapere di essersi espresso a favore di quest'ultimo, insieme con Gerardo Filippo, coordinatore provinciale di "Destra protagonista", sostenendo che «il candidato stavolta tocca ad An». Secondo Napoli, «le tesi di Mantovano sono teoricamente corrette ma inapplicabili sul piano pratico per il semplice fatto che Forza Italia, con il leccese Raffaele Fitto, ha già la presidenza della Regione e l'accentramento dei due poteri istituzionali metterebbe Forza Italia in una posizione di strapotere rispetto agli altri alleati». Napoli ricorda che, nel dibattito, Angelo Tondo, responsabile provinciale di Nuova alleanza, ha apprezzato entrambe le tesi pur dichiarandosi propenso ad imporre agli alleati i programmi di An anzichè il candidato presidente. Poi, Napoli lancia una sfida a Mario De Cristofaro, presidente del consiglio regionale, il quale, fuori dalle sedi ufficiali, ha contestato duramente la tesi di Mantovano. «Se De Cristofaro ha una linea venga a confrontarsi nel partito», manda a dire.

Condividono senza riserve le posizioni di Mantovano i presidenti dei circoli di An Valentino Tarsilla (di Poggiardo), Franco Tamborino (di Miggiano), Francesco De Francesco (di Tiggiano) e Maria Luisa Colaci (di Gagliano del Capo). «Non si tratta di mortificare le enormi potenzialità della nostra classe dirigente - sostengono - ma di vedere in che modo la coalizione può essere unita, convinta e tempestivamente pronta per raggiungere il governo di Palazzo dei Celestini». Sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda è Antonio Megha, consigliere provinciale e sindaco di Neviano. «Le posizioni dell'onorevole Mantovano sono condivisibili per due ordini di motivi - sostiene - Con le sue dichiarazioni ha sgombrato il campo da eventuali tatticismi inutili che avrebbero portato la coalizione ad allungare i tempi e ad accumulare ritardi pesanti. Inoltre - aggiunge - dovrebbero evitare di ripetere gli errori del '95 e del '99 senza sminuire le potenzialità delle candidature di De Cristofaro e di Biagio Ciardo, facilitando in questo modo il governo di Palazzo dei Celestini al centrodestra e l'ingresso di An alla guida della Provincia».

«Non possiamo logorarci sull'appartenenza partitica del candidato - incalza Raffaele Stasi, del Coordinamento regionale di An - Ritengo che la dichiarazione di Mantovano non abbia il significato di "scegliete chi volete ed accetteremo passivamente il vostro candidato". Il passato deve pur averci insegnato qualcosa».


    

 

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