ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  GAZZETTA DI LECCE  Pag.  78   )
Sabato 25 Gennaio 2003

 

Un'allarmante denuncia del sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, intervenuto all'inaugurazione dell'anno giudiziario amministrativo «Alcune imprese controllano gli appalti»

Avrebbero formato un «cartello» per gestire il meccanismo di assegnazione dei lavori

 

«Un cartello di imprese controlla il meccanismo di assegnazione degli appalti pubblici». L'allarme scuote l'aula del Tar nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario amministrativo. A lanciarlo è il sottosegretario dell'Interno Alfredo Mantovano. «Rapine, estorsioni e furti preoccupano, ma paradossalmente inquinano in misura minore il tessuto sociale ed economico rispetto alle turbative che interessano le gare bandite dalle amministrazioni pubbliche». Il sistema del «cartello» non è un fenomeno che interessa solo il Salento, ma qui presenta toni un po' più accentuati. Ecco il funzionamento del meccanismo: il cartello entra in azione non appena fiuta una gara allettante bandita quasi sempre da un municipio. Tutte le imprese che fanno parte della cordata partecipano alla gara e propongono un ribasso sproporzionato per eccesso. Tutte tranne una che aumenta il ribasso medio di uno o due punti. L'obiettivo delle prime è di alzare la media del ribasso per far aggiudicare la gara all'impresa che si è staccata dalla cordata.

«Ci sono quattro aziende che per una gara che si è svolta di recente in un comune del Leccese hanno indicato il medesimo ribasso del 29,790 per cento - spiega Mantovano - Nè si ha il pudore di adoperare grafie diverse per scrivere sulla busta che contiene l'offerta, o magari per non farle partire tutte alla stessa ora, dallo stesso ufficio postale con numeri consecutivi di raccomandata».

Un uomo di Governo, però, non può denunciare senza offrire soluzioni. Eccole: la Prefettura avvierà nei prossimi giorni un monitoraggio sulle gare svolte nel 2002. Saranno comparati i bandi e i verbali di gara. Tutte le anomalie di rilievo penale saranno segnalate all'autorità giudiziaria. Ma non bastano i controlli. «Magistratura e forze dell'ordine hanno a disposizione possibilità di raccolta degli elementi di prova - aggiunge il sottosegretario - E per accorgersi, per constatare una alterazione della "par condicio" fra concorrenti non è necessario essere l'Fbi: è sufficiente essere un onesto funzionario o impiegato comunale».

E «per non tenere gli occhi colpevolmente chiusi», il sottosegretario solleva il velo su altri malesseri dell'economia: il lavoro nero (l'Inps ha scoperto 329 fra aziende e lavoratori autonomi "fantasma" e 1.607 lavoratori subordinati in nero); le dichiarazioni di emersione degli extracomunitari (ne erano attese migliaia rispetto alla popolazione residente, ma a Lecce ce ne sono state solo 584). Chi vuol restare su un mercato alterato da elevati ribassi d'asta e dal ricorso massiccio al nero rischia di finire fra le spire dell'usura. Peggio: potrebbe essere un coinvolgimento in attività di riciclaggio dei proventi della droga, un rischio meno diffuso rispetto all'usura, ma non è escluso. «Dalle nostre parti ci conosciamo tutti: e quando vediamo certi esercizi commerciali che sorgono dal nulla, che mostrano una straordinaria disponibilità finanziaria e che scompaiono nel nulla dopo un po' di mesi, è lecito porsi qualche domanda».

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