ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA DI LECCE   Pag.  77   )
Mercoledì 22 Gennaio 2003

g. mes.

I dipendenti del gruppo Cedi Puglia si aggrappano alla cassa integrazione. Incontro col Prefetto

Città in scacco, per 5 ore

Poi la protesta dei lavoratori Gum ha raggiunto Bitonto

 

Vertenza Gum, i lavoratori tornano in strada e tengono in scacco la città per tutta la mattinata. Lunedì pomeriggio, i dipendenti della Cedi Puglia, proprietaria della catena commerciale Gum, in liquidazione dal 18 settembre scorso, hanno occupato viale XXV Luglio per oltre un'ora, mentre i rappresentanti sindacali cercavano contatti con il Ministero e con l'azienda per il tramite del prefetto Giovanni D'Onofrio. Dopo un esito interlocutorio dell'incontro circa il riconoscimento della cassa integrazione, la rabbia dei lavoratori è tornata a farsi sentire ieri mattina. In corteo, con striscioni e bandiere, i dipendenti hanno nuovamente occupato la strada davanti alla Prefettura, mandando in tilt la circolazione, dalle 9 alle 13.30, soprattutto lungo l'anello della circonvallazione. La situazione critica è stata in viale De Pietro, dove confluiva il traffico deviato da viale XXV Luglio e dove gli automobilisti in entrata in città erano costretti a fare inversione di marcia per raggiungere il centro. Soprattutto nei primi momenti dell'occupazione della sede stradale, quando ancora non erano stati allertati i vigili urbani, qualche automobilista giunto a ridosso del corteo non ha saputo trattenersi dal manifestare violentemente il disagio per l'imprevisto, creando situazioni di tensione all'interno di una manifestazione già segnata dall'esasperazione.

Gli oltre quattrocento lavoratori non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di luglio. Dopo una lunga serie di manifestazioni di protesta - le ricordiamo a parte - e di contatti con il Governo, seguiti in particolare dal Sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, il 26 novembre scorso, in un incontro al Ministero del Lavoro, era stata decisa la concessione della cassa integrazione per la crisi dell'azienda. Senonchè, sino a ieri mattina, la Cedi Puglia, che ha tempo sino a sabato prossimo 25 gennaio, non aveva ancora formalizzato la richiesta. Non solo. Lunedì mattina, il giudice fallimentare ha chiesto altri dieci giorni di tempo per poter valutare il piano di intervento della Carrefour, la società che dovrebbe succedere alla Cedi. Queste nuove situazioni di incertezza e di attesa hanno fatto riesplodere la rabbia dei dipendenti, già provati da mesi di disagi e di speranze vane.

Così, ieri mattina, dopo che i rappresentanti sindacali Giuseppe Zimmari, della Uil, ed Enzo Riglietta, della Cisl, hanno avuto una nuova riunione con il prefetto, i lavoratori hanno deciso di trasferire la protesta a Bitonto, dove ha sede la Cedi Puglia. Dopo aver "levato le tende", hanno organizzato la trasferta nel Barese, dove sono giunti in serata. L'esito della "missione" si conoscerà nelle prossime ore. Di certo, l'esasperazione dei lavoratori richiede risposte urgenti da parte di tutti i soggetti coinvolti, «senza le quali - denuncia l'onorevole Antonio Rotundo, dei Ds - i rischi che la tensione sociale già molto alta possa sconfinare in azioni di turbativa dell'ordine pubblico diventano molto probabili e concreti».

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